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Punta Aderci fa 20 anni, festa con le istituzioni

Compie 20 anni la riserva naturale di Punta Aderci, oasi costiera che continua a fare incetta di riconoscimenti, ma sulla quale incombono una serie di progetti che mal si conciliano con un’area protetta meta privilegiata del turismo naturalista.  Per festeggiare il ventennale della sua  istituzione, avvenuta il 20 febbraio 1998, il comune di Vasto ha in programma una serie di iniziative che verranno illustrate oggi, alle 11, nel  Centro Commerciale “Centro d’Abruzzo” di San Giovanni Teatino, che ospita il Green Box,  spazio di promozione turistica dei parchi e delle riserve d’Abruzzo.

Sarà inoltre proiettato in anteprima il film in 3D Linea Verde d’Abruzzo, realizzato da Fernando Di Fabrizio, che ripercorre il sistema delle aree protette del territorio regionale.

Saranno presenti alla conferenza stampa, il dirigente regionale del settore Urbanistica Bruno Celupica, l’assessore alle politiche ambientali di Vasto Paola Cianci, Il presidente Legacoop Abruzzo e Soc. Coop. Cogecstre, Fernando Di Fabrizio, il presidente del Wwf  Abruzzo Luciano Di Tizio, il presidente di Legambiente Abruzzo Giuseppe Di Marco, e il dirigente del comune di Vasto Michele D’Annunzio.

Punta Aderci è entrata a pieno titolo nel novero delle riserve  più conosciute della regione Abruzzo e proprio per questo l’amministrazione comunale  ha scelto di condividere la ricorrenza dei 20 anni con tutti gli attori regionali. Istituita con legge regionale nel 1998 la riserva di Punta Aderci ha conquistato a pieno titolo un posto di tutto rispetto tra le riserve abruzzesi.

Oltre a fare incetta di riconoscimenti (gli ultimi, in ordine cronologico sono stati quelli del Telegraph, autorevole quotidiano inglese e del portale internazionale Traveler che l’ha inserita nella lista delle dieci spiagge più belle d’Italia), l’oasi costiera vastese ha una sua peculiarità: convive da 20 anni con la zona industriale di Punta Penna nata alla fine degli anni ’50 e con un porto commerciale.

Una convivenza non certo facile alla luce dei progetti che periodicamente prendono corpo. L’ultimo è quello della Escal di Foggia intenzionata ad avviare la produzione di leganti idraulici (cemento) a freddo in uno stabilimento realizzato nella fascia di protezione esterna della riserva. La contrarietà al progetto è sfociata nelle scorse settimane in una marcia pacifica e silenziosa a cui hanno partecipato circa 800 persone.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

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