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Case d’appuntamento, ecco i nuovi controlli

Problemi giudiziari e la confisca della casa. È quanto  rischiano i proprietari dell’ appartamento di San Salvo marina dove domenica un sessantaquattrenne molisano è morto nel corso di un incontro amoroso. Il condominio in cui si trova quell’appartamento era stato controllato di recente e  quella casa risultava sfitta. I proprietari non sono parenti della ragazza che occupava la casa domenica e non risultano esserci contratti d’affitto. I proprietari sapevano della presenza della ragazza nella casa o erano all’oscuro? Tanti gli interrogativi ai quali la polizia municipale di San Salvo cercherà di dare una risposta.
La polizia municipale da mesi sta facendo verifiche nei condomini della riviera. Lo scopo è duplice : sapere con certezza chi è in città e cosa fa ed individuare anche casi di evasione fiscale. Lo scorso inverno  grazie alla segnalazione di alcuni cittadini esasperati la polizia locale aveva scoperto anche diverse  alcove sulla riviera. I titolari furono segnalati all’autorità giudiziaria per favoreggiamento. L’amministrazione comunale ha più volte detto che  intende scoraggiare con ogni mezzo il fenomeno e ridare alla riviera la dignità che merita.Dopo quanto accaduto domenica le verifiche della polizia urbana diretta da Vincenzo Marchioli, hanno ripreso vigore e non è detto che non ci siano presto  nuovi clamorosi risvolti. Non sarebbe la prima volta. Nel 2009 la polizia di Vasto scoprì una banda dedita allo sfruttamento della prostituzione tra Vasto e San Salvo. Nel 2013 ci furono altri blitz e denunce a San Salvo.
Nel 2015 furono individuati garage trasformati in appartamenti, uffici che ospitavano nuclei familiari e rimesse trasformate in alcove : tre persone furono denunciate in seguito a una serie di verifiche contro gli abusi edilizi, eseguite alla Marina dagli agenti coordinati all’epoca dal comandante Saverio Di Fiore.
La polizia municipale ricomincia in questi giorni a controllare  tutti i garage, gli appartamenti e gli uffici per accertare se una destinazione diversa da quella dichiarata . I controlli interesseranno tutto il territorio di San Salvo Marina. L’obiettivo è ripristinare la legalità. Questo tipo di verifiche mira a debellare il triste fenomeno della prostituzione, con le seconde case al mare affittate nel periodo invernale, il più delle volte, in maniera abusiva.
E i proprietari degli immobili rischiano grosso. In Liguria i giudici hanno condannato a tre anni di carcere il proprietario di un appartamento che durante l’inverno veniva utilizzato per incontri a luci rosse. Ed è quello che potrebbe capitare ai proprietari degli appartamenti di San Salvo Marina trasformati in case d’appuntamento. Paola Calvano (il centro)
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