Notti insonni nella parrocchia della Madonna del Sabato Santo. L’acquazzone caduto sulla città ha gonfiato ancora il muro di fango che sta scivolando verso i locali parrocchiali dove sono sistemati gli impianti tecnici. La parete di fango che inesorabile scivola verso la chiesa va fermata prima possibile. Occorre relizzare un muro di contenimento. A parere del parroco la terra sulla quale dovrebbe essere eretto il muro è del Comune.
” Una parte è destinata a verde comunale e un’altra a parcheggio”, dice il parroco, don Antonio Totaro. Il sindaco Francesco Menna condivide la preoccupazione di don Antonio e assicura che a palazzo di città si stanno cercando soluzioni.
” C’è già stata una riunione dell’ufficio Urbanistica per valutare la soluzioni migliore”, assicura il sindaco. Al Comune però risulta che la striscia sulla quale dovrebbe sorgere il muro di contenimento è privata. ” Verificheremo anche questo particolare”, dice Menna.
I parrocchiani si schierano dalla parte di don Antonio. ” Fate in fretta. La natura non aspetta i tempi della burocrazia e l’ultimo acquazzone lo dimostra”, dicono i residenti rivolti al Comune.
La chiesa è stata realizzata in soli tre anni e inaugurata nel 2012. Dopo 6 anni soffre già di tanti problemi. Le travi del tetto stanno marcendo e nella chiesa piove acqua. Il problema più grosso è alle spalle della struttura religiosa a ridosso del campanile : una frana minaccia la chiesa. Ai piedi del muro di fango che scivola ogni giorno di più verso la parrocchia si è formato un ruscello di liquido melmoso che spesso filtra all’interno e allaga i locali parrocchiali. Il parroco,già un anno fa presentò alla Curia l’elenco dei danni e un preventivo di spesa di 200mila euro. Sono tanti i parrocchiani che chiedono all’amministrazione comunale di dare una mano alla parrocchia intervenendo per fermare la frana prima che accada qualcosa di grave.
Paola Calvano (Il centro)