“Nessuna intenzione di snobbare il Civeta: l’impossibilità di partecipare alle gare pubbliche indette dai comuni fondatori è diretta conseguenza del mancato adeguamento dello Statuto del Consorzio alla legislazione nazionale vigente”. Così i sindaci di Cupello e Monteodorisio, Manuele Marcovecchio e Saverio Di Giacomo, spiegano i motivi che hanno spinto le rispettive amministrazioni ad indire ed espletare delle procedure di gara aperte per l’affidamento del servizio di raccolta e di spazzamento dei rifiuti.
Gare a cui il Civeta non ha potuto partecipare. L’intervento degli amministratori fa seguito alle dichiarazioni rilasciate al Centro dal Commissario straordinario Franco Gerardini, il quale aveva puntato l’indice contro i sindaci dei comuni fondatori del Consorzio pubblico, accusandoli di aver snaturato la mission dell’ente consortile. Ma se Cupello e Monteodorisio sono sulla stessa lunghezza d’onda, si distingue invece la posizione di Casalbordino con il sindaco Filippo Marinucci che manifesta importanti segnali di apertura verso il Civeta.
CUPELLO – Il Comune che ospita sul proprio territorio l’impianto di riciclaggio e compostaggio di Valle Cena, con annesse discariche per i rifiuti indifferenziati, ha bandito tramite la centrale unica di committenza del Patto Trigno Sinello una procedura di gara europea vinta dalla Sapi. La ditta di Vasto subentrerà al Civeta, che finora ha gestito il servizio, dal 1° marzo.
“I soggetti ammessi a partecipare alla gara sono stati gli operatori economici in possesso dei requisiti prescritti dal vigente codice degli appalti”, spiega Silvana Di Fabio, responsabile unico del procedimento (Rup), “pertanto, qualsiasi azienda pubblica, purché in possesso dei requisiti stabiliti dal Codice degli appalti, avrebbe potuto parteciparvi.L’impossibilità per il Consorzio di partecipare alle gare pubbliche (già bandite dai Comuni di Vasto, San Salvo, Monteodorisio, Villalfonsina e Scerni) è diretta conseguenza del mancato adeguamento dello Statuto del Civeta (fermo al 2002), e alla legislazione nazionale vigente. Per tutelare l’occupazione dei lavoratori del Consorzio, il bando di gara ha previsto l’obbligo di riassorbimento in capo al nuovo aggiudicatario di tutto il personale impiegato nei servizi già svolti dal Civeta in favore del comune di Cupello. Il capitolato e la documentazione di gara pubblicati consentono di verificare agevolmente come, con un canone minore rispetto a quello in precedenza pagato al Consorzio, il comune potrà beneficiare addirittura di un numero più ampio di servizi di igiene urbana”, conclude la funzionaria.
MONTEODORISIO – “Da parte nostra non c’è alcuna volontà di snobbare il Civeta”, assicura il sindaco Saverio Di Giacomo, “oggi il Consorzio paga lo scotto del mancato adeguamento dello Statuto che prima dell’arrivo del Commissario straordinario abbiamo tentato più volte di modificare per ampliare le prestazioni e rendere l’ente consortile più competitivo. L’estate scorsa ho presentato anche un quesito all’Anac per sapere se fosse stato possibile estendere la gara d’appalto anche al Civeta, ma non ho ricevuto risposta”.
CASALBORDINO – Il Comune che, finora ha gestito il servizio di igiene urbana con i propri mezzi, sta predisponendo la gara per la raccolta e lo spazzamento, estendendola anche alle società pubbliche.
“Come socio fondatore del Civeta ritengo che la cosa più logica e di buon senso sarebbe stata affidare il servizio in house al Consorzio, ma non è possibile”, spiega il sindaco Filippo Marinucci, “ecco perché stiamo predisponendo la gara ampliandola alla maggior parte dei soggetti in possesso dei requisiti”.
Anna Bontempo (Il Centro)
