È attesa per oggi la risposta del Tribunale del Riesame al ricorso presentato dai legali di Francesco Orticelli, il pescatore di 54 anni accusato di tentato omicidio per aver ferito alla gola, durante il pranzo di Natale, il cognato Domenico Urbano, 41 anni, pugile vastese, quattro volte campione europeo dei pesi piuma.
L’udienza si è tenuta ieri mattina e al termine i giudici si sono riservati di rispondere. Gli avvocati Giovanni e Antonello Cerella hanno insistito sulla tesi della legittima difesa putativa escludendo la volontà del pescatore di voler uccidere.
Il loro assistito sarebbe arrivato a casa della famiglia della moglie dove si trovava anche Urbano, perché chiamato dalla donna che gli avrebbe chiesto aiuto, affermando di essere stata picchiata con violenza dal cognato. Tra i due prima l’accesa discussione e poi la colluttazione durante la quale sarebbe scattato il colpo inferto alla gola con un contello del barbecue. A supporto di questa tesi c’è la querela fatta dalla moglie di Orticelli al cognato per lesioni aggravate.
Il pugile 41enne è stato dimesso dal San Pio. Le sue condizioni non destano preoccupazione. Se non fosse stato soccorso subito e trasportato in ospedale tuttavia sarebbe potuto morire dissanguato.
Sulla vicenda sono ancora in corso le indagini da parte dei carabinieri della Compagnia di Vasto, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica, Gabriella De Lucia. Fondamentale sarà il racconto fatto da Urbano.
I legali di Urbano, gli avvocati Nicola Artese e Emanuele Ciuffi hanno scelto la linea del riserbo mediatico. Sia Urbano che Orticelli sono molto conosciuti in città. Urbano è per molti sportivi un idolo, Orticelli è definito dai colleghi un gran lavoratore.
Ai giudici stabilire cosa è successo fra i due cognati.
Paola Calvano (Il Centro)
