Una abbondante quantità di schiuma bianca è apparsa da qualche giorno sulla spiaggia di Vasto. Il fenomeno fotografato e postato anche su facebook interessa soprattutto il tratto di spiaggia compreso fra il monumento alla Bagnante e l’hotel Sabrina in località San Tommaso a sud della riviera di Vasto.
Qualcuno ha segnalato il problema al Comune e chiesto l’intervento degli ispettori ambientali. Tante le ipotesi formulate. Grande il timore di una forma di inquinamento. La schiuma biancastra sembra l’acqua di risciacquo di una lavatrice. Qualche segnalazione è arrivata a IlCentro anche dal Molise.
La situazione anche se insolita non è però preoccupante. La coltre bianca era apparsa sulle spiagge abruzzesi già lo scorso anno e sempre più spesso ricopre i litorali dell’Adriatico. Gli esperti assicurano che si tratta di una schiuma di origine naturale, da addebitarsi alla decomposizione di micro-alghe che sotto l’effetto delle mareggiate, creano una sorta di grande emulsione che provoca schiuma.
I marinai e i pescatori che conoscono bene il mare confermano.“Sono alghe. Il mare è caldo e forma la schiuma”, assicura Angelo Natarelli, componente della marineria vastese.
L’Arta, l’agenzia regionale per la tutela dell’ambiente, ha spiegato il fenomeno già qualche mese fa tranquillizzando i cittadini. La presenza della schiuma in genere viene notata nei periodi autunnali. Le temperature insolitamente miti di inizio anno e le escursioni termiche unite all’assenza di moto ondoso, hanno aumentato in questi giorni gli sversamenti schiumosi .
Dal 4 gennaio ogni mattina gli sportivi che fanno jogging in riva al mare hanno cominciato a trovare schiuma sulla battigia. Durante l’Epifania il fenomeno è aumentato.
Il 7 gennaio in tanti lo hanno fotografato e postato su facebook. Qualcuno sul sito “il cittadino segnala”, dopo aver mostrato le abbondanti e candide scie schiumose ha chiesto spiegazioni. “Gli spumoni sono impalpabili e bianchi e sono comparsi solo in alcuni punti, non su tutto il litorale. Sono molto simili non diversi all’ acqua saponata. Qualcuno sa dirci se si tratta di un fenomeno normale o se il mare è stato lavato e candeggiato? “, hanno chiesto alcuni cittadini.
E le prime risposte sono arrivate. Gli esperti chiamano la schiuma “muco di mare” e come sottolineato già in passato avvertono che la schiuma potrebbe aumentare con l’aumento delle mareggiate e delle correnti. Il suo odore, affatto sgradevole, conferma tuttavia che non è il caso di preoccuparsi. Casi analoghi a quello di Vasto si erano registrati due anni fa a Pescara e nel 2017 a Tortoreto.
Paola Calvano (Il Centro)