Un ricco archivio contenente diari e manoscritti epistolari di Dante Gabriel Rossetti e dei principali esponenti del circolo preraffaellita è stato scoperto a Vancouver in Canada ed è stato recuperato dal Centro europeo di studi rossettiani che da molti anni lavora nel campo della ricerca e della sperimentazione. Si tratta della collezione Angeli-Dennis proveniente da Helen Angeli Rossetti, figlia di William Michael e Lucy Madox Brown. Il materiale permette di avere un contatto diretto con gli scrittori, di entrare nei laboratori segreti di Dante Gabriel e di Christina Rossetti.
“E’ una scoperta molto importante”, commenta il sindaco Francesco Menna, “che rende onore al meraviglioso lavoro che svolge da anni il Centro studi di Vasto e che consente di farci conoscere ovunque”.
Il fondo archivistico è stato individuato attraverso i collegamenti internazionali del Centro Rossetti in America e in altre parti del mondo e il prof. Gianni Oliva, direttore del prestigioso istituto, si è subito attivato con il suo gruppo di collaboratori per acquisire il ricco archivio che ora è stato integralmente recuperato e giace in copia nella sede di Vasto. Oltre a suscitare una vasca eco nel mondo degli studi, la scoperta dell’archivio, ha dato la stura anche alle polemiche delle minoranze.
“Dell’esistenza del fondo Rossetti a Vancouver si faceva riferimento già in un libro di Daisy Dina Ronco, pubblicato nel 1991”, scrive il consigliere comunale Davide D’Alessandro in una interrogazione con cui chiede di conoscere “quando è stata fatta la sensazionale scoperta e se il vasto fondo archivistico è lo stesso esistente a Vancouver e citato nel libro pubblicato nel lontano 1991, o un altro”. L’esponente dell’opposizione vuole anche sapere “da quale data le copie dei documenti giacciono presso la sede del Centro e perché si è ritenuto, a fronte di una scoperta definita “sensazionale”, di comunicarlo agli organi di stampa soltanto in data 3 dicembre 2017”.
Anna Bontempo (Il Centro)