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“Il M5S non firmerà la mozione di revoca al Presidente Forte”

Rammentiamo al signor Zocaro che il M5S si è presentato agli elettori come alternativa all’attuale politica di destra e sinistra. Il M5S non è al traino, né al soldo di nessuno e risponde delle sue azioni soltanto ai cittadini di Vasto. Fatta questa doverosa premessa, vogliam ricordare al signor Zocaro ed agli amici di FI, che il Consigliere Giangiacomo, a più riprese, ha rivendicato in aula, in nome di una presunta onestà intellettuale, posizioni autonome rispetto ai colleghi di minoranza, anche e soprattutto del centrodestra.

Gli interventi dell’Avv. Giangiacomo, alcuni dei quali fortemente polemici verso consiglieri di sua stessa parte politica, sono agli atti, insieme agli applausi da lui ricevuti dai banchi della maggioranza. E quindi, da quale pulpito viene la predica? Da dove nasce l’intimazione nei nostri confronti “giù la maschera”? Dal palco delle marionette?

Il M5S non firmerà la mozione di revoca al Presidente Forte perché non è convinto delle motivazioni addotte dal Centrodestra.

La prima motivazione riguarda il modo sbrigativo, ed a volte rude, di condurre i lavori dell’aula. E’ una novità? Peppino Forte svolge il ruolo di Presidente da 11 anni, c’è da chiedersi come mai, nelle passate due legislature, il centrodestra, pur avendo a disposizione tutti i voti necessari a presentare mozioni, non sia riuscito a revocare un Presidente così poco equilibrato nella gestione dell’aula. Aspettavano che arrivasse il M5S?
La seconda motivazione addotta dal Centrodestra riguarda la non accettazione, da parte del Sindaco e del Presidente, di due mozioni, una relativa al famoso milione da pagare alla Pulchra e l’altra ai pagamenti disposti dal dirigente Mercogliano a beneficio di alcuni avvocati per la difesa di dipendenti comunali chiamati a giudizio per motivi di servizio.

Il problema del milione da versare alla Pulchra è stato sollevato dal M5S. Il Sindaco (in evidente imbarazzo) ha dato le sue risposte in conferenza stampa annunciando la messa a punto di una strategia difensiva nei confronti del provvedimento ingiuntivo e la richiesta di chiarimenti all’Avvocatura per identificare le responsabilità dell’accaduto e prendere i relativi provvedimenti.

Sono necessarie delle risposte, che pretendiamo.

Nel caso in cui il Sindaco non chiarisca pubblicamente ed esaurientemente la vicenda, in tempi ragionevoli, ci sarà una interrogazione.
Per quanto riguarda la seconda mozione relativa al pagamento delle parcelle degli avvocati, il M5S ritiene che se non sono chiare le regole con le quali i dipendenti comunali scelgono i propri avvocati, anche a fronte di una giurisprudenza controversa, l’argomento debba essere portato in Commissione Affari Istituzionali, non essendo il Consiglio deputato per disquisizioni di carattere tecnico.

Il Consiglio comunale non merita di essere trasformato in un’arena per battaglie tra avvocati. Vadano altrove, magari nelle aule dei tribunali.
Il M5S è interessato a questioni che riguardano più direttamente la vita dei cittadini e, tra queste, le anticipazioni di cassa non ripianate dal Comune ed oggetto di una deliberazione della Corte dei conti.

Il Centrodestra è venuto per primo a conoscenza della deliberazione, ma non ne ha diffuso il testo, paventando piuttosto buchi di bilancio di 9 milioni e possibilità di default. Il Sindaco ha risposto, come al solito minimizzando, ma anche lui si è guardato bene dal diffondere il testo della deliberazione.

Questo modo di affrontare problemi e prendere posizione senza mettere a disposizione dei cittadini i documenti, i numeri e la realtà dei fatti, non ci piace. E’ politica vecchia ed opaca mentre noi chiediamo trasparenza. Il M5S tornerà a breve sull’argomento specifico della deliberazione della Corte dei conti. In questa sede riportiamo soltanto la conclusione del documento: (La Corte dei conti) “delibera di richiamare l’attenzione del Consiglio comunale sui profili di criticità segnalati”. La Corte dei conti riconosce quindi nel Consiglio comunale l’istituzione che deve essere messa a conoscenza dei fatti e che deve adoperarsi per il risanamento.

Ed allora ci chiediamo: perché il presidente Forte non ha trasmesso il documento a tutti i consiglieri? Perché il Sindaco ha rilasciato dichiarazioni pubbliche sulle contestazioni della Corte dei Conti senza mettere a disposizione il documento ed i relativi contenuti? Come si è permesso il Sindaco di dire in Consiglio comunale: “Se volete chiarimenti sul documento della Corte dei conti fate un’interrogazione”?

A noi sembra che in mancanza di immediati chiarimenti da parte del Presidente Forte questo sia un ben più valido motivo per chiederne la revoca. Ne riparleremo.

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