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Il Comune ed i sistemi informatici, c’è un esposto

Un appalto diviso in due tranche con un primo affidamento diretto per la somma di 39.600 euro e un secondo acquisto, sempre senza gara, di 80mila euro per un servizio, quello relativo al sistema informatico del Comune, che ha cambiato gestione nonostante fosse in essere un contratto con un’altra società.

Su questi ed altri passaggi vogliono che si faccia chiarezza Dina Carinci e Marco Gallo del Movimento 5 stelle, firmatari di un esposto presentato in Procura  già dallo scorso mese di luglio,  ma reso noto ieri nella conferenza stampa convocata nell’Info point di via Delle Gardenie per fare il punto sulle iniziative messe in campo in questi mesi.

“Nella nostra attività di consiglieri ci siamo imbattuti spesso  in situazioni anomale che ci hanno costretto a rivolgerci alla magistratura, alla Corte dei Conti e all’Anac”, hanno sottolineato i due pentastellati, “l’appalto per l’affidamento dei  servizi informatici è una di queste. Abbiamo ritenuto di dover ricorrere alla Procura perché vogliamo che venga fatta chiarezza. L’auspicio è che non emergano irregolarità, ma ci sono atti amministrativi, cioè delibere di giunta e determine dirigenziali,  che ci hanno suscitato una serie di perplessità. Come l’ingiustificato frazionamento della procedura, avvenuta in un primo momento con un affidamento diretto del servizio per una somma inferiore a 40mila euro e, in un secondo momento,  con un altro affidamento diretto, ma per un importo maggiore, pari a 80mila euro alla società Studio K srl, nonostante fosse pienamente efficace un altro contratto con la società Dedagroup spa. Vogliamo capire se sono state rispettate le regole”, aggiungono Carinci e Gallo, “proprio per questo abbiamo investito della questione anche l’Anac di Raffaele Cantone a cui abbiamo segnalato il frazionamento dell’appalto in due tranche, mentre alla Procura abbiamo chiesto di ampliare l’indagine anche ad altri fatti che potrebbero aver arrecato vantaggi a soggetti legati all’amministrazione comunale. Nei prossimi giorni faremo un accesso agli atti per  conoscere a che punto è l’indagine”, concludono i due consiglieri.

La conferenza stampa è stata anche l’occasione per i due esponenti del Movimento 5 stelle per discutere dell’emergenza idrica e di altre iniziative.

“Spesso ci accusano di essere populisti”, chiosa Dina Carinci, “e allora dal basso del nostro populismo vogliamo porre una serie di domande affinchè i cittadini sappiano che cosa fanno l’amministrazione comunale e la Sasi, ma soprattutto per evitare che in futuro si ripeta la grave carenza idrica di quest’estate”.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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