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“Le opere di completamento della diga di Chiauci previste nel Masterplan non sono funzionali a risolvere criticità”

Il 7 agosto 2017 il Commissario del Consorzio di Bonifica Sud, Franco Amicone, dichiarava al quotidiano “Il Centro ‘…..la buona notizia è che dalla prossima estate avremo il doppio dell’acqua che attualmente raccoglie la diga. Il ministero ha approvato i lavori di innalzamento delle paratoie.”

In altro articolo di stampa, pubblicato da un blog locale, si parlava di installazione delle paratoie della diga. “Al fine di fare chiarezza sulla questione sgombrando il campo da pericolose confusioni – dichiara oggi l’ex Commissario del Consorzio per l’annualità 2016, agronomo Rodolfo Mastrangelo si fa presente che la quasi totalità delle opere di completamento previste nelle schede Masterplan non sono funzionali a risolvere criticità direttamente correlate all’adempimento delle prescrizioni dell’Ufficio per le dighe e dunque a consentire l’aumento della capacità di invaso del serbatoio di Chiauci ma sono, invece, funzionali a realizzare opere accessorie all’invaso stesso e non sostanziali. Durante il mio commissariamento ho dato, su preciso mandato del Governatore Luciano D’Alfonso, particolare attenzione alle problematiche segnalate, e disattese negli anni, dall’Ufficio dighe al fine di poter invasare più acqua assumendo in organico un ingegnere idraulico onde garantire la tanto richiesta idoneità tecnico-organizzativa del Consorzio stesso. Bisognava, a mio avviso, chiedere per l’anno in corso l’autorizzazione all’innalzamento della quota per invasare ulteriori due milioni di metri cubi di acqua che, in questo periodo e per questa emergenza quanto sarebbe risultata preziosa”.

Il dott. Mastrangelo rincara la dose sostenendo che “a proposito di paratoie, non la loro installazione o il loro innalzamento consentirà di aumentare la capacità di acqua invasata in quanto le stesse, quali organi di scarico in assenza dei quali non può procedersi in alcun modo alla gestione di un invaso artificiale, risultano essere state installate presso la diga dal lontano 15 novembre 2000 da parte della Vortex Hydra srl, data alla quale risale il collaudo tecnico-amministrativo che, appunto, ne ha attestato la posa in opera presso la diga di Chiauci”.

A questo punto l’ex Commissario pone una domanda: “Ci si chiede come sia possibile che il solerte RUP del Consorzio, Geom. Michelangelo Magnacca, non abbia tenuto a mente e segnalato al Commissario il fatto che già dall’anno 2000 le paratoie della diga siano state installate e collaudate e che oggi non si tratti di una installazione ex-novo ma, semmai, di una loro manutenzione straordinaria o revamping tecnologico?”.

“Sicuramente – dice ancora il dott. Mastrangelo – tra gli interventi propedeutici all’aumento della capacità di accumulo idrico del serbatoio dovrà essere previsto il loro potenziamento e revamping nei termini perentori e modalità già prescritti dall’ufficio tecnico per le dighe nei verbali di visita di vigilanza e ancora rimasti privi di riscontro da parte del Consorzio di Bonifica (vedi sopralluogo Ufficio dighe di Napoli in data 5 aprile 2017). Quale tecnico provvederà a rapportarsi con il Ministero dopo aver allontanato un ingegnere con specifica qualifica?”

Dunque si profila per il futuro una situazione di empasse nell’ottenimento di maggiori quote di invaso determinata esclusivamente, questa empasse, dalla incapacità programmatoria e gestionale della diga da parte del Consorzio di Bonifica non garantendo una idoneità tecnico-organizzativa del Consorzio stesso necessaria a superare le prescrizioni impartite dall’Ufficio tecnico per le dighe.

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