Torna alla ribalta, ancora una volta, il tema della sicurezza a San Salvo. Dopo le due auto incendiate (ed una danneggiata) avvenuta la notte del 17 aprile intorno alle 3,00 in via Fontana in pieno centro storico a San Salvo, la questione ‘sicurezza’ continua ad essere argomento fonte di preoccupazione, paura e discussione tra i cittadini di San Salvo.
Un tema questo molto sentito e che ha portato i consiglieri di minoranza, Cilli Luciano e Mariotti Arnaldo a depositare stamane un’interpellanza in merito alle ‘telecamere di videosorveglianza’, chiedendo nello specifico al Presidente del Consiglio Eugenio Spadano e al Sindaco Tiziana Magnacca “se le telecamere pubbliche funzionano o rappresentano solo orpelli ornamentali”, visto che “nessun autore di reato è stato scoperto attraverso tali impianti di videosorveglianza”.
Nell’interpellanza si fa chiaro riferimento al fatto che San Salvo “è soggetta sempre più a fenomeni di macro e micro criminalità e negli ultimi tempi ad incursioni criminali molto preoccupanti quanto pesanti e che continuano gli incendi di autovetture, ripetuti atti di vandalismo, aggressioni fisiche, anche nel centro storico, furti ripetuti e costanti sia in abitazioni private e sia in attività commerciali”.
Inoltre nella stesa si legge come “la sicurezza in una Città, quella reale e quella percepita, non può essere affidata solo alle azioni repressive esercitate dalle forze di Polizia e dagli Organi Giudiziari e tantomeno all’Esercito Italiano che ha competenze diverse e solo in casi veramente eccezionali possono svolgere funzioni di presidio di luoghi fortemente a rischio di attentati terroristici”.
“Tutte le promesse elettorali –incalzano ancora Cilli e Mariotti- ed i propositi programmatici elargiti ai cittadini sansalvesi nel 2012 sono state disattesi e quelle attivate hanno portato alla dissoluzione del Corpo della Polizia Municipale che è ridotto ad un numero esiguo di agenti che, pur facendo miracoli, riesce a svolgere solo le funzioni essenziali d’istituto. Sono stati sperperati soldi pubblici inutilmente: 48.739 euro per l’acquisto di inutili ed antiestetiche garitte; 9.819 euro per dotare gli agenti di pistole che rappresentano solo un problema per gli agenti; 4.184 euro per giubbotti antiproiettili”.
“Occorre –concludono i consiglieri di minoranza- recuperare il concetto e la fisionomia di una comunità sociale, coesa e sicura. Questo è compito dell’amministrazione comunale e non delle forze dell’ordine che bisogna sempre ringraziare e sostenere per la loro opera di contrasto. Sono le Politiche Sociali che devono affrontare le devianze, curare e limitare i danni e soprattutto prevenire il disagio sociale ed i fenomeni di illegalità e criminalità. Insomma la sicurezza si costruisce e si produce giorno per giorno e l’amministrazione comunale è l’attore principale. Le tecnologie e gli strumenti di controllo possono aiutare se utilizzate bene e gestite correttamente. Occorre creare e gestire, attraverso specifiche convenzioni, un sistema integrato di videosorveglianza delegando, per la visione anche a distanza, la Stazione dei Carabinieri ed il Comando della Polizia Municipale. Questo permetterebbe di mettere a rete impianti pubblici e privati superando i limiti legislativi sulla privacy, promuovendo l’installazione di impianti privati con finalità anche pubblica”.