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“Siamo noi, siamo autentici. Siamo tra la gente”

“Abbiamo scelto la piazza, e non un luogo chiuso come una sede elettorale,  per stare in mezzo alla gente. Sono un politico di strada e non cambio me stesso. Nemmeno nelle foto farò ritocchi”. Un messaggio chiaro ai cittadini e una frecciatina a chi ha fatto ricorso al “photoshop” per i manifesti elettorali. E’ iniziata così la presentazione pubblica di Angelo Angelucci, 50 anni, operatore Cisl, candidato sindaco di tre liste civiche (Più San Salvo con Fabio Travaglini, San Salvo Democratica e San Salvo Bene Comune).

Affiancato da Travaglini, leader dei Centristi per l’Abruzzo,  Manuele Di Nardo (ex Idv con 145 preferenze nel 2012) e Silvia Di Virgilio (tesserata Pd, renziana della prima ora), ha scelto la piazza davanti al Municipio per la sua prima uscita pubblica da candidato. Ad ascoltarlo in prima fila c’erano Gabriele Marchese e Domenico Di Stefano, fondatori,  dopo la separazione dal Pd,  di San Salvo Democratica, compagine civica nelle cui file Angelucci è stato eletto consigliere comunale cinque anni fa. Hanno scelto entrambi di non ricandidarsi per fare spazio ai giovani.

“In questi cinque anni ho fatto un’opposizione di Governo”, ha sottolineato Angelucci, “insieme agli altri ho  portato avanti iniziative e proposte e devo dire che qualche volta siamo stati ascoltati. Il mio programma? Sarà costruito con i cittadini, non scriveremo cose irrealizzabili. Al primo posto c’è la sicurezza che rappresenta uno dei fallimenti dell’amministrazione Magnacca: oggi la città è meno sicura, la gente ha paura. Altro clamoroso fallimento è il centro storico, ma anche per San Salvo Marina ci sono state promesse non mantenute.

La mia sarà una campagna elettorale sobria, fatta di proposte e di idee, mai offensiva”, promette il candidato sindaco, che ha ripercorso le tappe più importanti del progetto naufragato di riunire il centrosinistra: il Pd che ha dapprima ufficializzato il nome del suo segretario cittadino, Gennaro Luciano, poi lo ha congelato ed in seguito ripresentato chiedendo le primarie e la proposta di una figura terza nella persona dell’avvocato Pasqualino Onofrillo. Ha ricordato le sue origini, il suo impegno nel sindacato “che mi ha permesso di entrare nel vivo delle problematiche dei cittadini”, e la sua voglia di mettersi in gioco. “Con me sindaco nessuno resterà indietro. Un’altra città è possibile”.

Di “liste aperte” ha parlato Travaglini che ha escluso “accordi sotto banco. Ho deciso di metterci la faccia per sottolineare che sostengo Angelo al 100%”.

“San Salvo è una città a pezzi che deve essere ricucita”, ha insistito il leader dei Centristi per l’Abruzzo, “c’è bisogno di una squadra che la riporti  in cima alla classifica”.  

Con la manifestazione in piazza si è chiusa ieri la carrellata di candidati sindaci in corsa per lo scranno più alto del Comune. Oltre ad Angelucci sono in pista la sindaca uscente Tiziana Magnacca (centrodestra), Gennaro Luciano (Pd e due liste civiche) e Osvaldo Menna (due liste civiche).

                  Anna Bontempo  (Il Centro)

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