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“Non è il momento di abbattersi”

Dimenticare la Fermana e ritrovare nuove motivazioni in vista delle prossime domeniche. Il kappaò di domenica ha messo fine alle undici giornate d’imbattibilità (sei pareggi e cinque vittorie) di una Vastese, quarta in classifica con 32 punti nel girone F e ieri ritrovatasi all’Aragona per preparare la trasferta di Recanati. Mister Gianluca Colavitto ha lavorato con il gruppo orfano di tre under, oltre ai due 1998 Tafili e Rinaldi impegnati fino a mercoledì a Monza con la Rappresentativa di Serie D, è rimasto ai box Mensah infortunatosi domenica alla caviglia nei minuti finali di match. Resterà a riposo anche domani ma da giovedì dovrebbe tornarsi ad allenare con il resto dei compagni. Prima d’iniziare a sudare la prima seduta tattica della settimana abbiamo ascoltato le impressioni del centrocampista Stefano Manzo dopo il passo falso di domenica.

Stefano Manzo, domenica contro la Fermana si è visto qualcosa di buono ma i tre punti hanno preso la direzione delle Marche, cosa è mancato per portare a casa la vittoria?

“La Vastese ha cercato in tutti i modi di vincere la partita, abbiamo lottato per provare a ritrovare il successo ma gli episodi non ci hanno favoriti, nell’arco dei novanta minuti avremmo meritato sicuramente qualcosa in più, i nostri avversari hanno avuto una buona partenza nei primi venti minuti ma il prosieguo del match è stato sicuramente più positivo per noi anche se alla fine siamo stati condannati in pieno recupero da un episodio dubbio”.

La terza sconfitta stagionale ha aumentato il divario dalla vetta ora lontana dodici punti, da oggi guardate solo all’obiettivo playoff o al primo posto pensate ancora?

“Abbiamo sempre pensato di poter disputare un buon campionato cercando di restare in alto il più a lungo possibile, è vero che il cammino per il primo posto si è complicato ma da qui a maggio c’è ancora parecchia strada da percorrere, mancano ancora tredici partite, può ancora succedere di tutto”.

Impressionano i numeri contrastanti, dopo una partenza lanciata negli ultimi due mesi il ritmo è rallentato di molto, cosa è mancato nell’ultimo periodo?

“Un cammino difficile da analizzare perché questo gruppo sin dal primo giorno di ritiro ha sempre lavorato al massimo con l’obiettivo di migliorarsi, è un campionato dove non puoi mai staccare la spina altrimenti rischi di vanificare quanto di buono fatto in precedenza, abbiamo rallentato la corsa ma non è il momento di abbattersi, sono sicuro che ritroveremo la forza per tornare ad essere quelli di prima”.

Magari a partire dalla trasferta di Recanati, altra trasferta insidiosa prima del prossimo big match quando all’Aragona arriverà il Matelica, saranno i banchi di prova per consegnare la dimensione definitiva alla stagione della Vastese?

“Prima pensiamo alla Recanatese e poi guarderemo alla sfida contro il Matelica, un passo alla volta sapendo benissimo che troveremo da qui alla fine squadre agguerrite e ben organizzate, il girone di ritorno è totalmente diverso rispetto alla  prima parte di stagione, non ci sono squadre materasso, noi dovremo da Recanati affrontare ogni partita come trampolino per rilanciarci in vista del rush finale e provare a recuperare il terreno perduto sperando in qualche passo falso delle nostre concorrenti”.

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