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Di Meo a Vasto, una partita diversa dalle altre

Sette anni dopo, Pino Di Meo torna all’Aragona. Oggi il 47enne allenatore di Trani, ora alla guida del San Marino, affronterà la Vastese. E’ la prima volta che Di Meo torna da ex a Vasto, dopo aver scritto una delle pagine più belle della storia calcistica aragonese. Nella stagione 2008/2009, il tecnico pugliese, alla prima esperienza in panchina, vinse il campionato di serie D con la Pro Vasto, recuperando dieci punti al Fano con un filotto di 10 vittorie consecutive nel girone di ritorno. Nello stesso anno, la squadra divenne per la prima volta nella storia campione d’Italia dei dilettanti, vincendo la poule scudetto con il Siracusa.

Ho Vasto nel cuore” spiega Di Meo, “ho ricordi bellissimi perché abbiamo scritto la storia di questa società. Vasto é la città che mi ha dato di più dal punto di vista umano e professionale. Devo ringraziare il presidente Mimmo Crisci, perché ha creduto in me e mi ha permesso di iniziare ad allenare, e il vice presidente Nicola Vitelli che mi è sempre stato vicino”.

Com’è nata la Pro Vasto dei record?

Ad agosto la società mi chiede di fare un campionato tranquillo, ma io sto convinto che con quella squadra avremmo fatto primi.  Feci una scommessa con il presidente dicendogli che, in caso di vittoria del campionato, mi avrebbe dovuto regalare la sua macchina, una Range Rover. Alla fine, dopo un grande girone di ritorno, Crisci perse la scommessa ma fu di parola: il Range Rover me lo regalò sul serio”.

Oggi, dopo anni di crisi, il calcio vastese è rinato con il presidente Franco Bolami. E la squadra, allenata da Colavitto, ha chiuso il girone d’andata a -2 dalla vetta.

La Vastese farà grandi cose e lotterà fino alla fine per il vertice” dice Di Meo.

Conosco Felici, Fiore, Manzo, Romano e Campanella, tutti ragazzi che ho allenato e dei quali conosco le grandi potenzialità. E’ una squadra, però, diversa dalla mia Pro Vasto perché io giocavo con il 4-2-3-1, la Vastese invece con il 4-3-3″.

Quanto è stato vicino in estate a un ritorno sulla panchina della Vastese?

Ho un buon rapporto con il direttore sportivo De Filippis, una persona molto in gamba che capisce di calcio. Lui mi voleva fortemente, ma dalla società non ho ricevuto nessuna chiamata. Un ritorno in futuro? Adesso penso solo al San Marino, sperando di fare un grande girone di ritorno. Poi si vedrà. Nel calcio mai dire mai. Sarò sempre legato a Vasto e ai suoi tifosi. Ora tornare all’Aragona sarà emozionante”.
Giammarco Giardini

La foto è di Michele Tana

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