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Gazebo, centro storico diviso in quattro zone

Arancione, verde, azzurro e giallo. Quattro colori, per altrettante zone del centro storico,  in ognuna delle quali è consentita una tipologia di struttura. Parte da questa classificazione l’accordo sui dehors siglato tra Comune e Soprintendenza archeologica d’Abruzzo, che mette fine ad un lungo braccio di ferro durato circa cinque anni. Il via libera a strutture temporanee e completamente removibili che dovranno essere in sintonia con i palazzi storici del vecchio borgo è arrivato il 28 Ottobre scorso con la firma del protocollo da parte del sindaco Francesco Menna e del sovrintendente Francesco Di Gennaro.

“E’ un accordo pilota”, commenta soddisfatto il capo della giunta, “Vasto si eleva a prima città della Regione e tra le poche in Italia che possono annoverare una procedura che snellisce la burocrazia, dando certezza ai commercianti. E’ stato possibile raggiungere questo risultato grazie ad un proficuo e lungo dialogo con la Soprintendenza”.

Nei dettagli è scesa l’architetto Laura D’Alessandro che, piantine alla mano,  è entrata nel merito della zonizzazione. I quattro colori corrispondono ad altrettante aree del centro storico. La più restrittiva è quella arancione  che individua la zona di maggior pregio architettonico tra corso De Parma – intersezione di via Santa Maria Maggiore- fino a Palazzo D’Avalos e corso Nuova Italia (tra i due ex palazzi scolastici). Potranno essere installati pedane, parapetti ed ombrelloni avendo cura di evitare colori accesi e troppo contrastanti (dovranno privilegiarsi i colori bianco o nelle gamme del crema-beige). La zona meno restrittiva è quella azzurra individuata tra via Santa Maria, via Marchesani e piazza Barbacani (adiacente il Castello Caldoresco). Ma anche in questo caso bisogna rispettare le tipologie di strutture consentite. Le autorizzazioni avranno durata quinquennale. I manufatti  esistenti (ce ne sono due), dovranno adeguarsi alle nuove regole.

“Siamo riusciti ad ottenere  una intesa nel rispetto degli edifici e degli spazi che hanno una rilevanza storica ed architettonica”, sottolinea l’architetto D’Alessandro, “grazie a questo accordo sarà possibile snellire la burocrazia rispettando il decoro del centro storico”.

Soddisfazione è stata espressa da Simone Lembo, responsabile della Confesercenti, associazione che si è battuta per ottenere il regolamento.

L’accordo raggiunto con la Soprintendenza dà la possibilità ai commercianti di fare investimenti”, sostiene il sindacalista, “a trarne vantaggio sarà la clientela che vuole vivere negli spazi all’aperto”.                     

Anna Bontempo (Il Centro)

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