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Ipertensione e alimentazione

Cos’è l’ipertensione? L’ipertensione è un aumento stabile della pressione sanguigna, può colpire a tutte le età, ma è più comune dopo i quarant’anni. L’insorgenza dell’ipertensione può essere favorita da diverse fattori come stress, fumo, obesità, diabete e fattori alimentari come l’eccessivo consumo di alcol, di sale e di grassi saturi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità e delle Società Scientifiche sia per il trattamento dell’ipertensione sia per la sua prevenzione consiglia alimenti a basso contenuto di sale e di grassi, una dieta ricca di cereali, legumi, verdura e frutta. Infatti l’ipertensione va combattuta anche a tavola preferendo cibi freschi, verdura, frutta, pesce, carni magre come vitello, tacchino o pollo, evitando i fritti, salse e dadi da brodo. Nell’alimentazione degli ipertesi dovrebbe essere drasticamente ridotto il consumo di sodio e favorito quello di potassio. L’assunzione massima di sale in chi soffre di questa patologia dovrebbe essere circa 1,5-2 g al giorno. Cibi lavorati come hamburger, salsicce, spuntini salati, carni conservate, dadi da brodo contengono sale ed andrebbero evitati. Controllare le etichette dei cibi già pronti è una buona abitudine e bisognerebbe scegliere quelli dove viene specificato “basso contenuto di sale”.

È preferibile non aggiungere sale al cibo e acquistare il sale modificato cioè che contiene il un terzo di cloruro di sodio e due terzi di cloruro di potassio. Una dieta ricca di grassi saturi può elevare il colesterolo nel sangue che a sua volta aumenta il rischi di infarto, il consumo di frutta e verdura, invece, contribuisce ad eliminare dall’organismo i radicali liberi che causano danni ai vasi sanguigni, inoltre la frutta e la verdura contengono potassio che è in grado di abbassare la pressione.

Anche i metodi di cottura sono fondamentali, si dovrebbero prediligere cotture alla griglia, al vapore, o al forno ed evitare come condimenti i grassi di origine animale come il burro, ma preferire oli vegetali come quello d’oliva. Per evitare un aumento della pressione sanguigna o favorirne un abbassamento è fondamentale ridurre il peso corporeo in caso di obesità, infatti per ogni chilogrammo di peso in meno la pressione arteriosa si riduce di un millimetri di mercurio; il sovrappeso aumenta il rischio di ipertensione e affatica ulteriormente la circolazione. Abbassare la pressione sanguigna significa minor rischio di ictus, infarto cardiaco o altre complicanze gravi.  Anche l’eccessivo consumo di alcol provoca un aumento della pressione arteriosa per cui il consumo abituale di vino non dovrebbe superare i due bicchieri al giorno, anche il tè ed il caffè andrebbero ridotti, massimo 2-3 al giorno ed evitare tisane a base di liquirizia,  noto ipertensivo. Uno stile di vita sano aiuta a mantenere normali i livelli pressori e ad ottenere i migliori risultati dalla terapia farmacologica.

Dr.ssa Manuela Di Silvio
Consulente nutrizionale- Farmacista
Nutrizione consulenza

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