“Non verranno movimentati sedimenti contaminati, ma solo quelli ritenuti idonei e dettagliatamente analizzati, previo ottenimento di tutti i necessari pareri. La priorità è la tutela del nostro mare e del nostro ambiente”. Dopo l’allarme lanciato dal Forum abruzzese dei movimenti per l’acqua sul deposito di 33.500 metri cubi di sedimenti, in larga parte fango, davanti alla spiaggia di Punta Aderci, appena oltre le tre miglia, arrivano le rassicurazioni del sindaco Luciano Lapenna. Al centro della querelle c’è il dragaggio del porto di Punta Penna.
“Abbiamo verificato il progetto nel dettaglio e controllato se vi fossero incongruenze nel rispetto dell’ambiente e dell’ecosistema marino”, fa sapere il primo cittadino, “dopo le tante battaglie ambientali relative alle trivellazioni in Adriatico, non abbassiamo di certo la guardia davanti ad altre questioni che riguardano la tutela del mare. Però è altrettanto importante sapere prima di cosa stiamo parlando. I sedimenti per i quali si prevede il dragaggio nella zona di avamporto sono risultati idonei dal punto di vista ambientale, in base alle analisi eseguite dall’Arta (agenzia regionale per l’ambiente). Per una piccola area marginale dell’avamporto il progetto prevede, cautelativamente, un trattamento speciale preventivo, sebbene la classificazione sia anche in questo caso risultata idonea. Tuttavia, il progetto non è ancora nella sua fase esecutiva”, prosegue Lapenna, “è stata infatti attivata, con la massima attenzione, la procedura di verifica di assoggettabilità per la quale il Comitato Via deve ancora pronunciarsi e la Valutazione di incidenza ambientale per la riserva di Punta Aderci. Le aree in cui è previsto il ripascimento, sul litorale di Casalbordino, individuate dalla Regione Abruzzo e già analizzate in passato così come il sito al largo ad oltre tre miglia marittime dalla costa, già autorizzato dal Ministero per il precedente dragaggio, verranno comunque, preventivamente, analizzate dall’Arta per accertarne la compatibilità”.
Le rassicurazioni del sindaco arrivano dopo l’intervento del Forum abruzzese che ha ipotizzato scenari ambientali poco compatibili con la tutela della riserva naturale di Punta Aderci e definito “poco lungimirante” la scelta di scaricare a mare migliaia di tonnellate di materiale di fronte ad una delle più belle spiagge d’Abruzzo e dell’intero Adriatico.
Anna Bontempo