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MotoGP Lorenzo show al Mugello; Marquez cede allo sprint. Iannone 3°, Rossi k.o.

 

 

Lorenzo come Ghiggia, da non crederci: il maiorchino vince per la quinta volta negli ultimi sei anni in Toscana, precedendo Marquez, battuto solo allo sprint dopo un ultimo giro da cardiopalma, e Iannone, 3°. Il maiorchino ribalta una sorte che sembrava avversa – rottura del motore nel warm up -, ma che invece colpisce come un boomerang il suo rivale per eccellenza, Rossi, costetto al ritiro per la stessa fumata che aveva incenerito la Yamaha di Jorge nella sessione pre gara. Valentino non era scattato al meglio dalla pole, ma per 8 giri resta incollato a Lorenzo, senza trovare lo spunto per passarlo, ma pressandolo in continuazione. Al 9° giro poi il patatrac – spia rossa per l’affidabilità delle Yamaha, due motori rotti nella stessa giornata, a Iwata si mettano a lavorare -, con la fumata di Rossi che gela il Mugello e priva la gara di un grande duello.

SPETTACOLO — Lo spettacolo prosegue con Marquez che incalza e le Ducati che risalgono: Iannone finisce terzo dopo aver sbagliato il via, e Dovizioso chiude 5° dal 13° posto in griglia, ma lo show è di Marquez e Lorenzo – ignobili certi striscioni contro di loro, a conferma che il peggio delle curve degli stadi si è trasferito purtroppo pure in quelle delle pista – che nelle ultime battute e soprattutto nell’ultimo giro regalano emozioni impensabili. Marquez passa di forza alla Poggio Secco, Lorenzo replica alla Biondetti e cerca di resistere all’ultima staccata, ma deve accodarsi sul rettilineo finale. Sembra fatta per Marquez, ma Lorenzo prende la scia e lo batte per 19 millesimi. Cuore in gola.

RIBALTONE — Il ribaltone si consuma fra sgomento e stupore generali. Gli oltre centomila spettatori che hanno colorato di giallo il catino toscano restano delusi per Rossi – tutti aspettavano che interrompesse il digiuno di successi, che qui dura dal 2008 -, ma hanno assistito a uno spettacolo mai visto. Per la prima volta da otto gare in MotoGP non vince chi parte dalla pole, il rettilineo del Mugello ha sovvertito anche questo cliché.

LA GARA — Pronti, via e Lorenzo dalla seconda fila si porta al comando davanti a Rossi, Aleix Espargaro e Marquez, con Dovizioso 5°, mentre Iannone si pianta in partenza e scivola indietro. Il duo Yamaha combatte gomito a gomito, con tanti attacchi del pesarese alla prima staccata e repliche puntuali del maiorchino. Marquez si avvicina e si porta dietro un Dovizioso ritrovato dopo i problemi al collo. Al 9° giro la fumata, la resa di Rossi, che lascia via libera a Lorenzo, con Marquez che però incalza e non lo lascia tranquillo. Iannone risale e a 7 giri dalla fine passa Dovizioso, che però al giro seguente si riprende la posizione. Teatro, sempre la san Donato. Fra i due litiganti Ducati, spunta Pedrosa, che ci accoda al trenino rosso e, prima passa Dovizioso, autore pure di un errore a 5 giri dalla fine, poi passa Iannone alla Casanova Savelli. Marquez attacca Lorenzo, prima alla Scarperia (-4 dal termine), poi alla san Donato (-2 e ultimo giro), ma l’esito è lo stesso: va lungo. Poi il giro finale. Da brividi. (gazzetta.it)

 

 

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