Abbandono e degrado. Peggiorano le condizioni dell’ex asilo Carlo Della Penna, struttura che in passato è stata anche sede del corso universitario per traduttori ed interpreti. Oggi l’incuria regna sovrana nell’edificio donato nel 1958 dal mecenate vastese Carlo Della Penna, affinchè venisse destinata all’infanzia. A denunciare la situazione di degrado, aggravata da recenti raid vandalici, è il Comitato cittadino, nato nel 2014 su impulso di Michele Celenza (Porta Nuova), Davide Aquilano (Italia Nostra) e Carlo Centorami (Vasto Libera).
“Ignoti hanno nottetempo aperto nuovi varchi nella recinzione, sfondato la porta della casa del custode e aperto un finestrone da cui entrano topi e piccioni”, riferiscono i referenti del sodalizio, “insomma, l’ex asilo Carlo Della Penna è diventato res nullius (cioè terra di nessuno ndc). Una vera e propria vergogna cittadina che, nell’inerzia dell’amministrazione comunale, denunciamo ormai da anni. Attendiamo di vedere come la questione sarà trattata in campagna elettorale, fermo restando che, secondo il lascito del benemerito donatore, il complesso, debitamente ristrutturato, dovrà essere adibito al servizio dei bimbi di Vasto”.
In effetti sulla carta è proprio così. L’ex asilo, stando alle intenzioni manifestate a più riprese dalla giunta guidata dal sindaco Luciano Lapenna, dovrebbe essere ristrutturato per essere adibito a Polo dell’infanzia. L’edificio è chiuso dall’aprile del 2009 quando, dopo il terremoto dell’Aquila, il Comune decise di emettere una ordinanza di sgombero per motivi di sicurezza, un provvedimento che diede la stura ad ulteriori polemiche. Una delle tante questioni non risolte, di cui dovrà occuparsi la nuova amministrazione comunale, chiamata a rispettare la volontà del mecenate vastese.
Anna Bontempo