Il Comune di Vasto si sta trasformando in una polveriera pronta ad esplodere. L’attenzione che il Consigliere Davide D’Alessandro ha da tempo dedicato ai bandi dell’Amministrazione Lapenna ha collocato la stessa nell’occhio del ciclone, nel mirino degli osservatori di altre realtà amministrative e soprattutto dei cittadini vastesi. Lo sconcerto in città è palese.
Tutti ne parlano, per strada, nei bar, negli uffici e nelle case. Mai si era verificato, fino ad oggi, che un Consigliere potesse più volte annunciare i nomi dei vincitori delle selezioni concorsuali con netto anticipo, scatenando curiosità, dicerie e irritazione da parte dei partiti di maggioranza che, a questo punto, temono che queste notizie possano decretare la loro sconfitta, assestando il colpo definitivo dopo dieci anni. Il 5 giugno si vota e arrivarci con queste notizie quotidiane, con questo stillicidio quotidiano, non è augurabile a nessuno.
Qualche mese fa la lettera anonima girata al Procuratore della Repubblica, lettera che anticipava i vincitori del bando sui capitolati tecnici, adesso altri nomi vincenti anticipati alla stampa sull’assunzione di cinque persone a tempo pieno e indeterminato sulla selezione prevista per il 26 aprile.
L’Amministrazione Lapenna è ovviamente alle corde, anche perché non c’è una voce, una sola voce di risposta o, quanto meno, di spiegazione. Non parla il Sindaco, non parla il portavoce, non parlano gli assessori. Ma lo spettacolo non è bello, né per i cittadini né per il Comune. D’Alessandro fa il Consigliere di opposizione e non gli si può rimproverare alcunché. Spetta ad altri far sì che nessuno sveli in anticipo i nomi dei vincitori, soprattutto se poi, com’è accaduto fino ad ora, i nomi anticipati vincono davvero.
Allo sconcerto dei cittadini, naturalmente, si sono aggiunti i primi ricorsi. Alcuni candidati eliminati dalla prova sui capitolati tecnici hanno già consegnato carte, dichiarazioni e articoli di giornale ai propri avvocati. E c’è da giurare che lo stesso avverrà per il 26 aprile se la musica dovesse rivelarsi la stessa.
