“La mia è un’attività ultratrentennale, eppure in tutti questi anni non ci sono mai stati problemi di inquinamento”. C’è sconcerto e preoccupazione nelle parole di questo operatore turistico che commenta il divieto di balneazione nel tratto nord del litorale, nella zona del monumento alla Bagnante.
A segnalare il punto critico sono i dati dell’Arta, l’agenzia regionale per l’ambiente, che lungo la costa vastese ha individuato due zone interdette temporaneamente alla balneazione: Fosso della Paurosa (nella riserva naturale di Punta Aderci) e il tratto in corrispondenza della Bagnante.
Legittima la preoccupazione degli operatori turistici e di chi sul mare e la spiaggia ha fondato la propria attività e che ora teme ripercussioni negative per la prossima stagione estiva.
“Vogliamo vederci chiaro: in questo tratto di litorale non ci sono mai stati problemi”, commentano i titolari di alcuni stabilimenti balneari , “ci rivolgeremo alle nostre associazioni di categoria per capire come stanno realmente le cose. Il Comune deve darci spiegazioni. Da questi parti il mare è sempre stato perfettamente balneabile”.
Ma su questo punto arrivano le rassicurazioni dell’assessore all’ambiente Marco Marra.
“Non è il caso di allarmarsi”, dice il delegato della giunta Lapenna, “il divieto di balneazione è temporaneo e si basa sui rilievi dell’Arta compiuti tra agosto e settembre 2015. Tra qualche giorno verranno eseguite nuove analisi. Vedremo. Potrebbe rientrare tutto nella norma. Che problemi ci sono in quel tratto? Potrebbero esserci stati degli allacci abusivi o degli sversamenti occasionali, anche se su questo fronte è stato fatto un grosso lavoro con la collaborazione della Capitaneria di porto”.
Nel frattempo a mitigare l’amarezza degli operatori è arrivata la notizia dell’assegnazione, anche per il 2016, della bandiera verde, assegnata dai pediatri italiani alle spiagge a “misura di bambino”.
Vasto è tra le 8 località abruzzesi insignite del riconoscimento.
Anna Bontempo