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“In duecento torneranno in centro storico”

Non è previsto un maggiore carico urbanistico, ma un incremento dei residenti. Sono stimati in 200 unità gli abitanti che torneranno a vivere nel centro storico in seguito al varo del piano di recupero.

A rendere note le previsioni è la stessa amministrazione comunale a margine di una polemica con l’opposizione consiliare che aveva contestato l’approvazione del documento urbanistico da parte della giunta municipale.

Per Etelwardo Sigismondi (Fratelli d’Italia) e altri tre consiglieri di minoranza, firmatari di una diffida, il piano di recupero doveva essere approvato dal consiglio comunale, non dall’esecutivo che ha licenziato il provvedimento a dicembre.

Di diverso avviso l’amministrazione comunale che si è munita di un dettagliato parere tecnico rimesso al presidente del consiglio comunale, Giuseppe Forte e al sindaco Luciano Lapenna, dal dirigente della sezione urbanistica, Pasquale D’Ermilio, dall’architetto Gisella La Palombara e dal segretario generale Rosa Piazza.

In base a questo parere è stato deciso che l’argomento non verrà sottoposto all’attenzione dell’assise civica in quanto la stessa non ha competenza in merito. Nella relazione rimessa dai tre funzionari si precisa che la decisione di approvare il piano in giunta è dipesa dalla modifica della normativa regionale, che fa espressamente riferimento ai piani attuativi che non costituiscono variante al piano regolatore generale e che non alterano i carichi urbanistici.

“Per carico urbanistico deve intendersi l’entità degli interventi di urbanizzazione necessaria a far fronte alla trasformazione dei luoghi per mezzo d’interventi edilizi”, precisano D’Ermilio, La Palombara e Piazza, “il centro storico è fornito di tutte le urbanizzazioni necessarie ed è noto a tutti come sia stato oggetto di spopolamento e di migrazione da parte dei residenti verso le zone di espansione della città. Pertanto le contenute sopraelevazioni consentite dal piano di recupero non sono tali da rendere necessarie nuove urbanizzazioni e dunque non determinano aumento del carico urbanistico. In particolare, dall’analisi del contesto emerge chiaramente che, con le previsioni del piano, non si realizza un incremento del carico urbanistico, in quanto le infrastrutture risultano adeguate e sufficienti a contenere l’incremento stimato consistente in 200 residenti in più”. 

Anna Bontempo

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