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Imprenditore teramano rileva le aziende Valsinello

Un contratto d’affitto con la formula “Rent to buy” – uno strumento recente introdotto dal decreto Sblocca Italia del 2014, ma ancora poco utilizzato – apre uno spiraglio nella grave crisi occupazionale che ha colpito la Valsinello, la zona industriale di Gissi. Grazie al lavoro costante e silenzioso di imprenditori, magistrati e professionisti, è stato raggiunto un accordo con una solida impresa teramana guidata da un giovane ed affermato imprenditore, che ha affittato i capannoni industriali di due aziende fallite, la società Valsinello srl e la Teknolamiere srl, facente parte dello stesso gruppo.

La formula scelta, come già detto, è quella del Rent to buy, cioè la possibilità di affittare subito ed acquistare successivamente (in genere dopo i primi tre anni), l’intero compendio aziendale scomputando il costo dell’affitto pagato al momento dell’opzione. La società che ha firmato il contratto opera nel campo della carpenteria metallica con sbocchi occupazionali anche all’estero. Il risultato è stato raggiunto dopo il fallimento di una lunga trattativa durata circa un anno e mezzo con un’altra società della zona industriale della Val di Sangro. Senza il contratto d’affitto dei capannoni e dei macchinari l’unica alternativa sarebbe stata la vendita all’asta dell’intero compendio aziendale e, in quel caso, i macchinari sarebbero stati considerati rottami ferrosi.

“Abbiamo la dimostrazione pratica che quando la volontà di fare c’è ed è concreta, si possono raggiungere positivi risultati”, commenta Antonio Cuculo, curatore fallimentare, “il contratto d’affitto aziendale stipulato potrebbe fare da volano per un sito che sembrava condannato alla desertificazione. L’auspicio, conoscendo le capacità della società conduttrice, è che altri imprenditori seguano l’esempio e che la zona industriale di Valsinello torni ad essere florida come un tempo. Questo, intanto, è già un buon inizio: nella prima fase potranno essere reintegrate diverse unità lavorative”, sottolinea il consulente.

Questo risultato è stato reso possibile grazie al lavoro e alla determinazione della curatela fallimentare nelle persone del giudice delegato, Elio Bongrazio, del curatore fallimentare Cuculo coadiuvato dalla collaboratrice di studio Sonia Celenza, dal Comitato dei creditori e dal personale del Tribunale. Insomma, finalmente una buona notizia per un agglomerato che ha registrato in questi ultimi anni la chiusura di numerose aziende.

Anna Bontempo

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