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Piscina comunale, risarcimento per sette ex lavoratori

É stato accolto dal Tribunale di Vasto il ricorso presentato dall’Avvocato dell’ufficio legale Cgil Michele Sonnino riguardante i sette ex lavoratori della piscina comunale di Vasto. Come spiega l’avvocato Sonnino, la società Sport Management di Verona, appaltatrice aggiudicatrice cinque anni fa della gestione dell’impianto natatorio, “avrebbe dovuto garantire a tutti i lavoratori le stesse condizioni economiche e giuridiche del precedente gestore, la cooperativa Comete”. Al momento del cambio gestione però la Sport Management propose una paga oraria inferiore. Di fronte a tali condizioni i sette lavoratori decisero di non firmare e presentarono un ricorso alla magistratura del lavoro, “che ha emanato una sentenza in cui ha disposto la riassunzione alle medesime condizioni economiche e giuridiche precedenti al cambio di gestione”. Ma, conclude Sonnino, “La sentenza non è stata rispetta e di conseguenza è scaturita la causa di risarcimento danni. Le sette sentenze che ne sono derivate riconoscono il diritto dei lavoratori non riassunti a ottenere il pagamento di una cifra corrispondente a tutte le mensilità che avrebbero percepito negli ultimi 4 anni”, visto che “in merito alla prima annualità, c’era già stata una precedente sentenza dall’esito analogo“, come spiega l’avvocato Sonnino.

Non è un bel momento per la società di Verona. Come abbiamo scritto nei giorni scorsi il  Comune di Vasto ha avviato la procedura per la risoluzione del contratto ma la Sport Management, la società che da cinque anni gestisce la piscina di via Conti Ricci, sostiene di non aver “ricevuto alcuna comunicazione”. Insomma, è  giallo sulla diffida inoltrata nelle scorse settimane dagli uffici comunali su disposizione dell’assessore allo sport, Luigi Masciulli. L’amministrazione contesta il mancato pagamento del canone annuale di 30mila euro. Insomma, il gestore sarebbe “moroso”. Circostanza che la Sport Management smentisce categoricamente. “Abbiamo adempiuto sempre ai termini del contratto, eseguendo lavori di ristrutturazione e di adeguamento e pagando il canone dovuto”, precisa la direzione della società veronese, che ha dato mandato ai legali di tutelare la propria immagine, “ci preme sottolineare, invece, di non aver mai ricevuto alcuna comunicazione in merito alla risoluzione del contratto in essere da parte dell’amministrazione comunale”.

Laura Rongoni

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