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I lavoratori del “San Francesco” ora sperano nella Befana

I delegati della FPCGIL Tilli Venanzio e Daniele Leone (non riconosciuti dall’amministrazione della Fondazione Padre Alberto Mileno perché la FP CGIL non è firmataria del Contratto Nazionale del Lavoro), dopo aver scritto una lettera a Babbo Natale e allestito fuori dalla struttura un albero di Natale, addobbato con le bollette da pagare, al posto delle palline, hanno deciso questa volta di scrivere una lettera alla Befana e mettere vicino all’albero allestito fuori dalla Fondazione Padre Alberto Mileno una vecchia scopa, un sacco per i regali, della cenere e del carbone.

Possiamo immaginare cosa i lavoratori della Fondazione Padre Alberto Mileno di Vasto abbiano chiesto, nella lettera alla Befana. Sicuramente non regali, orologi, hi-tech, macchine, crociere, etc. ma quello che rimane dello stipendio di novembre (ricordiamo che l’amministrazione ha versato solo un acconto di 500 euro per lo stipendio di novembre), la tredicesima mensilità e il 10 gennaio 2016 vorrebbero ricevere lo stipendio di dicembre, ma soprattutto chiedono la sicurezza dei livelli occupazionali e della struttura come risorsa per le future generazioni e per tutto il territorio di Vasto e dell’intero comprensorio del vastese.

Una richiesta bizzarra, questa fatta dai delegati della FPCGIL, che immaginano una Befana un po’ fuori dagli schemi, che invece di stare a cavalcioni sulla scopa magica, a distribuire regali ai bambini buoni si presenta dai lavoratori della Fondazione Padre Alberto Mileno e consegna loro lo stipendio e la tredicesima. “Certo – ci dicono i delegati della FP CGIL (non riconosciuti dall’amministrazione), da soli gli stipendi arretrati non bastano a renderci felici, la Befana dovrebbe regalarci anche la sicurezza dei livelli occupazionali, il mantenimento del contratto di categoria, oggi messo a rischio dal fantasma della riconversione, ma soprattutto dovrebbe eliminare il ticket sulle prestazioni della riabilitazione. Ma questi non sono i soli problemi che ci preoccupano – dicono i delegati della FP CGIL – purtroppo ci sono altri problemi come il contenzioso con l’ASREM del Molise che deve alla Fondazione 8milioni di euro per regolare prestazioni effettuate negli anni dalla struttura, poi ci sono i ritardi con cui pare che le ASL dell’Aquila, Chieti, Foggia e Bari pagano le prestazioni, per non parlare anche dei contenziosi con l’ASL di Chieti e L’Aquila per prestazioni sanitarie regolarmente erogate dalla Fondazione ma ritenute fuori setting dalla U.V.M o meglio ritenute prestazioni socio-sanitarie come se la riconversione fosse già stata effettuata nelle strutture riabilitative d’Abruzzo ma cosi non è. Al tutt’oggi la riconversione è solo sulla carta, dunque, al momento non è stata attuata. Tutti questi problemi non stanno penalizzando solo la Fondazione ma anche altre strutture riabilitative.”

“Cara Befana, tu che puoi tutto con la tua scopa magica ti chiediamo di portare carbone a chi lo merita e aggiungi qualche pozione di buon senso per chi in questi 16 mesi ha criticato noi delegati della FPCGIL che da cinque anni non partecipiamo ad incontri e non abbiamo la possibilità di indire assemblee sul posto di lavoro, utilizzare la bacheca per informare i lavoratori, etc. e per non essere troppo parsimoniosa, metti nelle calze dei politici regionali del MOLISE e dell’ABRUZZO, degli amministratori della Fondazione e dei dirigenti dell’ASREM e delle ASL di Chieti, L’Aquila, Foggia e Bari, una copia delle nostre bollette della luce, telefono, acqua, metano, Tarsu, Imu, mutuo, bollo dell’auto etc. affinché possano comprendere quali sono le reali difficoltà che quotidianamente vivono sulla propria pelle i lavoratori e le famiglie, soprattutto quelle mono-reddito.

Cara, allegra e vecchia Befana, come vedi noi ti chiediamo solo quello che ci spetta, quello per cui ogni giorno da 16 mesi combattiamo: lo stipendio di Novembre, la tredicesima mensilità e il 10 gennaio lo stipendio di dicembre, ma soprattutto ti chiediamo un futuro di tranquillità, sia per i livelli occupazionali, che per la nostra struttura sanitaria. Cara Befana, se puoi abbiamo un ultima richiesta da farti come delegati della FP CGIL, ti chiediamo un incontro urgente con il Presidente D’Alfonso per discutere del futuro, perché abbiamo paura che il nostro territorio del Vastese possa essere penalizzato in campo sanitario e possa diventare, il SUD d’ABRUZZO.”

I delegati della FP CGIL Leone Daniele e Tilli Venanzio (non riconosciuti dall’amministrazione perchè la CGIL non ha firmato il contratto nazionale del lavoro).

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