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San Michele, solenne celebrazione religiosa

 

 

 

Si è  rinnovato oggi a Vasto la devozione per San Michele Arcangelo, patrono della Città. La statua del Santo, trasferita domenica scorsa dalla sua Cappella nella Chiesa di Santa Maria Maggiore, ha ricevuto oggi l’omaggio dei fedeli che hanno affollato le navate del sacro tempio. L’arcivescovo della nostra Arcidiocesi, mons. Bruno Forte, ha presieduto la concelebrazione di una solenne messa alla quale hanno partecipato tutti i sacerdoti della Città. Imponente il rituale con la presenza dei confratelli della Congrega della Sacra Spina e del Gonfalone e dei Priori delle altre confraternite cittadine. All’inizio della celebrazione il parroco, Don Domenico Spagnoli, ha rivolto un indirizzo di saluto al vescovo ricordando la devozione che lega i vastesi a San Michele Arcangelo ed ha presentato i giovani della parrocchia che durante la celebrazione hanno ricevuto la Santa Cresima.

Nella sua omelia mons. Forte ha incentrato il suo dire su tre parole chiave: sogno, lotta e fede. “Sappiate avere un sogno grande, che si estende ad abbracciare gli altri, tutto il vostro popolo”, ha detto l’arcivescovo.

Poi ha aggiunto: “Chi non è capace di sognare non è capace di costruire un mondo migliore. Chi si arrende è già sconfitto dalla vita”. In un altro passaggio l’arcivescovo ha sottolineato come “le parole di Dio non ci nascondono che ogni amore esige un prezzo. Chi ama si impegna fino in fondo”. Ha spronato tutti “a non essere rinunciatari, a non pensare che le cose vadano per conto loro. Per questo vi esorto a lottare nella vostra vita”. Per concludere ha esortato tutti ad avere “una fede che diventa profonda speranza”. 

Molto toccante la cerimonia della cresima dei giovani che sono stati invitati a professare la loro fede senza tentennamenti. Al termine della celebrazione del sacro rito mons. Forte, dopo aver ringraziato le Autorità Civili, Militari e tutto il popolo di Dio presente, ha ricordato il suo prossimo impegno come segretario generale del Sinodo sulla famiglia. Un lavoro che lo terrà lontano dalla sua Diocesi per almeno un mese e che inizierà già da domani a Firenze con la riunione della Conferenza Episcopale Italiana.

A causa di questi impegni domani sera mons. Forte non potrà presiedere alla processione di San Michele per le vie della città. Al suo posto ci sarà monsignor Camillo Cibotti, vescovo di Isernia, per lungo tempo suo vicario generale a Chieti-Vasto.

Infine, prima di impartire la Santa benedizione, mons. Forte ha ricordato la bontà di Papa Francesco che lo scorso anno, all’apertura del Sinodo dei Vescovi, si è presentato in aula offrendogli un pezzetto di un dolce argentino (molto buono) che teneva in tasca. Un gesto semplice ma molto significativo che mette in risaltò l’umiltà e l’umanità di questo Papa.

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