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La fontana della Villa abbandonata e a secco

 

 

 

La grande fontana centrale senza zampilli e siepi completamente ingiallite. Ha un aspetto brullo e desolante la villa comunale, luogo preferito da giovani, anziani e mamme con bebè a seguito. Da alcuni giorni quello che viene da sempre considerato il polmone verde per eccellenza della città, mostra evidenti segni di degrado. A preoccupare sono soprattutto le aiuole che invece di essere rigogliose e verdi, si presentano secche e inaridite. Completamente svuotata d’acqua la grande fontana centrale i cui zampilli sono da sempre fonte di refrigerio per i frequentatori del parco. Molte le segnalazioni giunte a Palazzo di città. L’ultima, arrivata proprio ieri, ha spinto il neo assessore Luigi Marcello a fare una capatina da quelle parti per rendersi conto di persona delle condizioni del polmone verde.

«Ho effettuato un sopralluogo», conferma il delegato ai servizi e alla manutenzione, «in effetti ci sono alcuni problemi che stiamo cercando di risolvere. Per domani (oggi per chi legge, ndc) ho convocato la cooperativa che si occupa dell’area verde e un botanico che dovrà verificare lo stato di salute di alcune siepi. Se ci sono dei correttivi da apportare per organizzare meglio il lavoro verrà fatto. E’ in fase di riparazione anche la fontana che a breve dovrebbe ricominciare a funzionare. Abbiamo inoltre programmato lo svuotamento del laghetto, ma è un intervento che dobbiamo rinviare a causa della carenza idrica», conclude l’assessore, il quale nonostante sia fresco di nomina, si è completamente calato nel ruolo. Non si presenta facile il compito di Marcello: le aree verdi in città, oltre ad essere ridotte al lumicino, sono in pessime condizioni di manutenzione. In compenso sono state messe a dimora le nuove palme in sostituzione di quelle distrutte dal punteruolo rosso, l’insetto killer che ha ridotto a mal partito 120 piante. Per rimpiazzarle l’amministrazione comunale ha affrontato una spesa di 72mila euro.

«A Vasto è bastato il punteruolo rosso per evidenziare la pochezza dell’amministrazione Lapenna», sostengono gli attivisti del Movimento 5 stelle di Vasto, «se nella vicina San Salvo sono stati investiti circa 27 mila euro per salvare 104 palme, praticamente 259,62 euro a palma, attraverso un trattamento preventivo (14 interventi a cadenza di 15/20 giorni), a Vasto, udite udite, sono stati spesi 72mila euro per abbattere e sostituire 120 palme , esattamente 600 euro ad albero. Senza considerare gli ulteriori costi relativi al fallimentare tentativo di salvare le palme attraverso una prevenzione sistematica».

Per i pentastellati si tratta «dell’ennesima azione dell’amministrazione comunale vastese che dimostra che tutto viene fatto senza un minimo di pianificazione. Intanto i contribuenti ringraziano».

Anna Bontempo

 

 

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