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Cinque mesi di Amministrazione provinciale, ecco il primo bilancio di Mario Pupillo

È stato il presidente della Provincia di Chieti, ieri mattina, a delineare i tratti di questi primi mesi di Amministrazione provinciale alle prese con la riforma, profonda, dell’ente, che lo vede impegnato anche nei tavoli istituzionali romani dove “la provincia di Chieti si è imposta come ente capofila delle province in riequilibrio finanziario insieme a Imperia, Potenza, Ascoli Piceno e Verbano Cusio Ossola in predissesto”.

Il Presidente Mario Pupillo ha posto subito l’accento su quelle che ha definito scelte di coraggio per un ente in odore di dissesto. “Un primo atto di coraggio del consiglio provinciale – ha detto – è stato proprio l’approvazione del bilancio di previsione 2014 e pluriennale 2014-2016, credendo in una gestione finanziaria risanabile attraverso l’attivazione di varie misure di reperimento di ulteriori risorse economiche e di contenimento delle spese e dei costi. Altra prova di coraggio del Consiglio provinciale, insieme ai dirigenti, sulla questione del trasporto ai disabili e dell’assistenza domiciliare a ciechi e sordi: servizi che non abbiamo interrotto assumendo in proprio impegni economici nelle more di un provvedimento di legge regionale che si attende per la prossima settimana e che dirotterà le economie maturate dalla provincia di Chieti sulla formazione professionale in modo da poter finanziare questi servizi essenziali fino a fine anno scolastico. Inoltre, stiamo lavorando anche nella prospettiva futura della provincia con l’attuazione della Legge Delrio, in modo da fare la nostra parte nel processo di ristrutturazione e riordino delle funzioni a livello di area vasta”.

Due sono invece le importanti iniziative messe in piedi presso l’Invimit, la struttura di supporto presso il Ministero dell’economia e delle finanze deputata alla gestione dei patrimoni degli enti pubblici
“La provincia di Cheti – ha aggiunto, infatti – ha coordinato le altre province in riequilibrio per assicurare la vendita degli immobili locati alle articolazioni dello Stato e reperire risorse utili anche alla salvaguardia dei servizi, beni individuati dalla provincia di Chieti e stimati per circa 20 milioni di euro. Grazie al buono stato in cui versano saranno tra i primi in Italia ad essere considerati e allo stato sono oggetto dell’istruttoria tecnica da parte dell’Agenzia del demanio regionale che si auspica conclusa in primavera”.

“Un’altra iniziativa – ha evidenziato Pupillo – riguarda il “Fondo dei Fondi”, un progetto indirizzato agli edifici scolastici per garantirne una migliore gestione: si attua attraverso la dismissione delle vecchie sedi che in pratica vanno a finanziare la costruzione di nuove scuole. Anche qui le proposte avanzate dalla provincia di Chieti sono classificate tra le prime 6 a livello nazionale”.

Non poteva mancare un passaggio importante sul capitolo alienazioni dei beni immobiliari, il cui piano è stato “approvato a febbraio” e consentirà di vendere “anche quei locali che potremmo definire “gioielli di famiglia”, per un ammontare complessivo di 45 milioni di euro.”.

Pupillo ha voluto soffermarsi anche sulla presentazione “del nostro piano di riassetto organizzativo, patrimoniale, finanziario ed economico al Formez, ente indicato dal Dipartimento della Funzione Pubblica per supportare le province in questa fase di trasformazione, i cui esperti hanno decretato che il Piano della Provincia di Chieti risulta essere il primo tra quelli finora proposti davvero completo e ben fatto. Venerdì 13 marzo riceveremo gli esperti e il nostro obiettivo è quello di entrare a far parte delle amministrazioni provinciali pilota nel progetto di sperimentazione avviato dal Ministero, dove potremo rappresentare le province in riequilibrio con le loro peculiarità ed essere parte attiva dei tavoli istituzionali”.

Sul fronte dell’attuazione della legge Delrio, tra l’altro, la presenza della provincia di Chieti si è sviluppata anche attraverso una partecipazione attiva sia a livello nazionale che regionale, nell’ambito dell’Osservatorio per la riforma delle province che in Abruzzo che si è insediato il 5 novembre scorso.

“In questi mesi – ha chiarito Pupillo – abbiamo proposto e adottato delibere guida per le altre province abruzzesi in materia di esercizio di funzioni obbligatorie e abbiamo lavorato tecnicamente alla proposta di legge regionale promossa dall’UPI Abruzzo sulla definizione ed il riordino delle funzioni amministrative provinciali. Con un occhio alla valorizzazione delle nuove province in comunità di area vasta abbiamo già condiviso e predisposto le convenzioni per l’attuazione dei servizi di supporto ai comuni che la stessa legge n 56 del 2014 attribuisce alle nuove province, tra cui la Stazione Unica Appaltante (S.U.A. Chieti) e l’Ufficio Unico dei procedimenti disciplinari (U.U.P.D.). Sul piano del personale – conclude il Presidente Pupillo – abbiamo avviato le procedure di avvalimento delle risorse umane previsto dalla legge per consentire la ricollocazione delle professionalità nei comuni e favorire un processo di mobilitazione delicato che non vogliamo trascurare”.

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