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Palazzo d’Avalos, è anche querelle politica

frana d'avalosLa vicenda dello smottamento che ha divorato parte del muraglione e dei sovrastanti giardini di palazzo d’Avalos è divenuta, e non poteva essere altrimenti, anche una miccia per accendere il dibattito politico a tutti i livelli. Come ben noto, nei giorni immediatamente susseguenti il fatto Luciano D’Alfonso ha provveduto a prendere impegni a nome della Regione Abruzzo per lo stanziamenti di fondi e l’esecuzione dei lavori per il ripristino delle strutture in tempi molto brevi.

Martedì, a Palazzo Silone, l’approvazione della Delibera che da inizio a una procedura d’urgenza, delibera sulla quale, però, Mauro Febbo, consigliere regionale di FI, ha avuto molto da ridire parlando di un documento vuoto nelle intenzioni e, soprattutto, nei danari, con il gotha dell’Amministrazione vastese a sottolineare, invece, il rispetto degli impegni assunti da parte del Governatore d’Abruzzo, il quale ha trovato un valido appoggio nel suo assessore alla Protezione Civile, Servizio Idrico Integrato, Ambiente ed Ecologia, Mario Mazzocca.

L’esponente di Sel ha chiarito come sono ultimate le procedure di verifica da parte dei tecnici del Genio civile ed ora si attende, nel giro di poche ore,  la relazione definitiva per poter giungere, entro le 48 ore successive, alla stima reale del costo degli interventi da eseguire e passare alla successiva doverosa validazione prima di dare il via ai lavoro”.

Intanto anche a Vasto non sono mancate le polemiche. A parlare oggi è il capogruppo di Fratelli d’Italia nell’Aula Vennitti, Etelwardo Sigismondi, con la seguente nota;

“Ad una settimana dal crollo di parte del muro di contenimento dei Giardini d’Avalos, non si registrano interventi concreti di messa in sicurezza della frana e dello storico Palazzo. Le avverse condizioni metrologiche potrebbero essere la causa di nuovi cedimenti, e preoccupanti appaiano altre lesioni visibili ad occhio nudo sulla parte del muro di contenimento ancora in piedi e nei sotterranei di Palazzo d’Avalos.

Intanto la settimana è trascorsa tra annunci, promesse e ambigue delibere di Giunta regionale, ma al momento nulla di concreto, nulla di tangibile di fatto c’è, con il risultato che la preoccupazione di noi Vastesi cresce. C’è bisogno di accelerare i tempi, c’è la necessità di intervenire con lavori in somma urgenza mettendo in atto tutte le procedure che la gravità del caso richiedono. Non è possibile tollerare e rassegnarsi ai tempi della burocrazia”.

L’esponente di FdI chiede la costituzione di una necessaria”‘task force’ formata da tecnici e rappresentanti di maggioranza e minoranza nel Consiglio comunale, al fine di valutare le azioni già intraprese e quelle da intraprendere nell’immediato, e per vigilare che i passaggi e i tempi di intervento vengano rispettati. Per questo, nei prossimi giorni presenterò formale proposta al Sindaco di Vasto e al Presidente del Consiglio comunale, nella speranza che accettino la disponibilità della minoranza a lavorare, anche in questo caso, nell’interesse della città, la quale chiede di unire gli sforzi per rimarginare una ferita comune.”

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