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Aggressione e ingiurie, Lapenna: “frutto di una campagna mediatica di odio e di disprezzo”

Lapenna“Le minacce e le ingiurie nei confronti del Sindaco di Vasto sono il frutto di una campagna mediatica di odio e di disprezzo che ha superato la civile convivenza e il legittimo dibattito politico”: questo l’incipit di una nota ufficiale del sindaco di Vasto Luciano Lapenna a poche ore dall’aggressione perpetrata nei suoi confronti all’interno di Palazzo di Città, dove sono dovuti accorrere anche i Carabinieri chiamati dalla sua segreteria per sedare le velleità di un uomo che con fare minaccioso pretendeva che fosse il sindaco a risolvere i suoi problemi economici..

“La critica e la contrapposizione – aggiunge Lapenna – sono parte integrante di una sana e vivace discussione politica, tuttavia, laddove le critiche si trasformano in calunnie, le parole diventano turpiloquio e le opinioni denigrazione personale, siamo lontani da una civile convivenza e ciò non rende onore alla nostra città e a coloro che la animano con le proprie vite e il proprio lavoro.

L’invito, sebbene in un clima di campagna elettorale permanente, è che la legittima critica politica non sfoci nella violenza fisica e verbale, come dimostrano i recenti e gravi episodi di cronaca che vedono protagonista il Sindaco della Città del Vasto”.

Ed è forse questo uno dei problemi seri di Vasto, ovvero che le campagne elettorali e le ambizioni personali non sono mai sedate dento un cassetto dopo le consultazioni elettive; che le frantumazioni e le rivendicazioni hanno il sopravvento sul bene comune impedendo, di fatto, di portare a compimento una qualunque progettualità o indirizzo politico.

Lapenna ha ragione quando si parla di clima dei veleni e del sospetto, però è altresì vero che questo è il mondo in cui viviamo, quello nel quale si parla delle cose che non vanno (e ce ne sono ed è giusto parlarne) e mai abbastanza del taglio di 40 unità impiegatizie e sei dirigenti in comune, dei vari regolamenti approvati (nel bene e nel male), degli atti per la prima volta pubblicati in chiaro; ci si scandalizza dei vigili romani e non del comportamento di quelli vastesi (seppure con i dovuti distinguo); si parla di un turismo che non va e scopri che Punta Aderci segna 4mila presenze in un giorno e che Vasto è conosciuta dal Telegraph, Turisti per Caso, Vanity Fair e pure dai cinghiali e che magari le colpe non solo dell’Amministrazione comunale (se colpe ci sono)

La politica purtroppo, o, meglio, il modo di fare politica oggi non può prescindere dal ritrovare il rispetto per le Istituzioni e del senso civico, limiti che troppo spesso si stanno valicando.

Certo l’episodio accaduto ieri non fa parte di quel mondo, quello dei politici, che appare troppo lontano dalla realtà quotidiana, magari è frutto solo dell’esasperazione dovuta al particolare momento congiunturale o di uno stato individuale non proprio lucido, ma va condannato senza se e senza ma e va preso comunque come un segnale per riportare il dibattito a livelli di correttezza e civiltà che devono appartenere allo spirito intimo di una polis.

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