Dall’incontro tenuto mercoledì scorso con il neo-commissario del Consorzio di Bonifica Sud, Sandro Annibali, la Copagri torna a rivendicare un ruolo all’interno dell’ente per le organizzazioni professionali. Una richiesta avanzata, tramite una nota ufficiale, anche al governatore d’Abruzzo Luciano D’Alfonso e all’assessore regionale alle Politiche agricole, Dino Pepe.
Nella nota si legge:
“Il cambio al vertice, dopo la lunga gestione tutta “politica” della vecchia presidenza, era stata da Noi quanto da altre Organizzazioni Professionali Agricole reiteratamente chiesto in maniera giusta, obiettiva e motivata.
Urge adesso che la Giunta Regionale, così come statuito dal comma 7 dell’articolo 5 della L.R. 36/96, dia immediato seguito alla nomina della “consulta agricola” alfine di consentire alle Organizzazioni Professionali più rappresentative alla nomina di propri elementi che contribuiranno alla gestione il commissario pro – tempore in questa difficile fase transitoria.
I componenti della “consulta agricola” non hanno diritto ad alcuna forma di remunerazione perché l’incarico è completamente gratuito.
A nostro avviso urge procedere alla nomina della “consulta agricola” per un tempestivo affronto dei maggiori problemi ha il consorzio di bonifica che possono così riassumersi:
– mancanza di certezza della quantità e qualità dei debiti;
– mancanza di certezza della quantità e qualità dei crediti;
– mancanza di un chiaro piano di dismissioni degli immobili previa valorizzazione urbanistica;
– ridisegno della pianta organica dei dipendenti che deve tendere ad una riduzione numerica sia con dimissioni incentivate, mobilità e ricorso ad accordi di solidarietà;
– creazione di una sede unica con immediato superamento delle due preesistenti di Vasto e Lanciano;
– ricorso alle transazioni per ridurre l’enorme mole di contenzioso esistente;
– attivazione di nuovi e più immediati servizi reali alle imprese agricole consorziate;
– un piano di utilizzo intelligente dell’acqua anche attraverso la valorizzazione del discorso energetico;
– efficacia della diga di Chiauci e verifica dello stato dell’arte dei finanziamenti per il definitivo completamento dell’opera;
– certezza dei finanziamenti per gli investimenti in essere ed itinere.
Tutto questo s’innesta alla certezza di un periodo breve del commissariamento che sia preludio all’indizione di nuove elezioni tese a ridare un “governo democratico e rappresentativo” che sia espressione di tutti i consorziati sia pubblici che privati.
Ovviamente, la scrivente Organizzazione Professionale, è in attesa di conoscere cosa, in generale, codesto governo regionale abbia in mente ed in programma per i Consorzi di Bonifica abruzzesi”.