A maggio era stata la bocciatura della mozione per l’abolizione degli assegni ad personam ad amareggiare a tal punto Davide D’Alessandro da fargli valutare eventuali dimissioni. Nell’occasione a indignare il consigliere comunale indipendente era stato non solo il comportamento della maggioranza, ma anche quello di parte dell’opposizione che, con la propria assenza, aveva agevolato la bocciatura della mozione, anche con la maggioranza in dieci.
Durante l’ultimo Consiglio comunale, invece, a provocare lo sconforto di D’Alessandro è stata la risposta arrivata dall’assessore Vincenzo Sputore all’interrogazione sul mancato ricorso al Consiglio di Stato da parte del Comune contro la decisione del Tar Abruzzo di riammettere Raffaele Bellafronte alle selezioni (poi vinte dallo stesso candidato) per la direzione artistica del Teatro Rossetti.
“Sapete che cosa ha avuto il coraggio di leggere, Sputore?” racconta D’Alessandro. “Che l’interesse prevalente dell’amministrazione delle banane è di garantire un direttore al Teatro e che, pur convinti della correttezza del proprio operato, smentita dal Tar, l’impugnazione avrebbe comportato una notevole dilazione dei tempi. Come dire, meglio Bellafronte ingiustamente subito che ottenere giustizia fra qualche mese. Quindi, è stato fatto l’interesse prevalente di Bellafronte, non del Comune. Il presidente Forte mi ha dato la parola per la replica al vice sindaco. Avevo tre possibilità: dirmi soddisfatto o insoddisfatto, replicare per cinque minuti o…” una terza, ovvero quella di farsi espellere con esternazioni piuttosto colorite.
“Ho scelto la quarta via, – precisa D’Alessandro – esclamando: ‘Straordinario!’ e me ne sono andato, mentre Giangi giocava a carte con l’iPhone. Non è più dignitoso stare dentro quell’Aula. Delle due l’una: o mi dimetto con una bella conferenza stampa di fine anno, una sorta di vaffa-day dentro la Sala del Gonfalone, oppure resto l’annetto che manca soltanto per puro divertimento, mostrando banane” al sindaco. “Ci penso qualche giorno – annuncia il consigliere comunale – e vi comunico la decisione”.
n.l.
