Si è conclusa con l’approvazione all’unanimità di un documento condiviso la discussione sulla Sanità che si è tenuta durante il Consiglio comunale di ieri alla presenza dell’assessore alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, e diversi operatori sanitari dell’ospedale “San Pio da Pietrelcina” di Vasto.
Dopo l’illustrazione da parte di Massimo Desiati del punto all’odg presentato dall’opposizione, subito la parola agli operatori, a partire dal primario del Pronto Soccorso, il dottor Lorenzo Russo, che ha lamentato l’insostenibile situazione della rete di emergenza-urgenza sul territorio del Vastese e dell’Alto Vastese, con la discrepanza tra il territorio tra Chieti e Pescara, con due sale per l’emodinamica a distanza di pochi chilometri e il territorio sud-ovest della regione praticamente sguarnito.
A seguire, l’intervento del dottor Francesco Matrullo, primario di Ostetricia, il quale ha chiesto attenzione per il punto nascita dell’ospedale di Vasto, sottolineando la necessità di una sala operatoria allo stesso piano delle sale parto.
Dal dottor Pasqualino Litterio, della Neurologia, invece, l’accento sulle opportunità e le ricadute positive che avrebbe l’attivazione della sala di emodinamica, anche rispetto ad altri trattamenti come la trombolisi, che attirerebbero pazienti anche dal Molise, che ne è sfornito, ribadendo contestualmente l’importanza di dare risposte sul territorio alle patologie acute.
A chiudere la prima parte di interventi personale tecnico di radiologia e il dottor Antonio Spadaccini, ex assessore della Giunta Lapenna che, al di là degli opportuni miglioramenti da effettuare, la situazione reale non fa certamente ben sperare: “Dal 7 gennaio la Radiologia dimezzerà le prestazioni; parliamo di emodinamica e tante belle cose, ma stiamo tornando indietro. L’unico augurio che si può fare in questo momento è quello di invertire a direzione”.
A seguire, gli interventi dei consiglieri comunali, a partire da Maria Amato, che ha sottolineato la necessità di procedere a un aggiornamento di un Piano sanitario che ha avuto molti meriti, ma che oggi deve essere adeguato. Per quanto riguarda la rete di emergenza urgenza la Amato ha lasciato significativamente intendere che pure se le cure non vengono effettuate a Vasto, l’importante è avere un sistema di trasporto efficace e veloce. Infine le priorità: uscire dal commissariamento, per quanto riguarda la Sanità regionale, mentre per l’ospedale di Vasto l’attivazione della lungodegenza e sala operatoria al piano delle sale parto.
Più politico che tecnico, poi, l’intervento di Paola Cianci, che ha rimproverato all’opposizione di aver presentato un odg senza tener conto di diversi fattori, tra cui proprio quello del commissariamento della Sanità regionale, che rappresenta per il consigliere di Rifondazione Comunista il vero nodo da sciogliere: “Rischiamo che usciamo dal commissariamento e lasciamo il deserto” ha ammonito Paola Cianci. “C’è solo una cosa che possiamo fare: concordare un nuovo piano di risanamento per uscire dal commissariamento con scelte autonome e non calate dall’alto com’è avvento finora”.
Parola poi a Davide D’Alessandro, scettico circa le risposte che potrà dare la politica: “Oggi abbiamo ascoltato il mondo concreto dei rappresentanti della sanità, che è diverso da quello della politica, fatta solo di chiacchiere. Dispiace che pensino di affidare i problemi a coloro che li hanno causati”.
Alla ricerca di risposte concrete, invece, l’intervento di Domenico Molino: nuovo ospedale, Rsa Sant’Onofrio, fondazione “Mileno”, emodinamica, tante le questioni poste alle quali l’assessore Paolucci ha provato a dare risposte, più o meno soddisfacenti, dopo gli ultimi interventi di Etelwardo Sigismondi, che ha chiesto risposte sincere, senza le solite promesse che poi non vengono mantenute, e Anna Suriani, che ha ribadito il diritto alle pari opportunità di cura per tutti i cittadini.
Dal canto suo, l’assessore alla Programmazione Sanitaria, Silvio Paolucci ha tenuto a ricordare il contesto in cui si sta muovendo il nuovo governo regionale e “l’obiettivo principe” che è quello dell’uscita dal commissariamento. In questo contesto, non è comunque mancata l’assunzione di impegni precisi, tra cui l’attivazione nei primi mesi dell’anno della lungodegenza presso l’ospedale di Vasto. Anche per la questione della riorganizzazione dei punti nascita, Paolucci ha rassicurato consiglieri e amministratori: “Il decreto prevede un punto nascita ogni 150mila abitanti, ma non è che al primo gennaio scattano le chiusure di quelli non a norma. Immagino un decreto che permetta un percorso che conduca a portare a norma anche i punti nascita che ancora non lo sono”.
Tutto in sospeso, però, per quanto riguarda la sala emodinamica; Paolucci ha infatti precisato che ci sono delle valutazioni in corso ancora da fare, ma di una cosa si è detto sicuro: “Sull’asse Chieti-Pescara è indubbio che ci sono ‘doppioni’ su cui incoraggerò una seria riflessione; non so come, saranno i tecnici a doverlo dire, ma è chiaro se da una parte ci sono due sale a distanza di 12 minuti e dall’altra un territorio totalmente scoperto, dovremo trovare il modo di riequilibrare il servizio”.
n.l.
