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L’Osservatorio Amianto di Vasto: in città tante coperture in eternit in evidente stato di degrado

da teralab.it
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Riportiamo in versione quasi integrale una riflessione dell’Osservatorio Nazionale Amianto di Vasto, a firma del suo commissario locale Ivo Menna, all’indomani della sentenza di prescrizione per il processo eternit.

Siamo rimasti increduli anche a Vasto noi del comitato esposti ad amianto, della scandalosa sentenza Eternit emessa dalla  Cassazione il 19 novembre  e conclusa con la prescrizione dei reati commessi dai proprietari delle fabbriche di amianto. Apre una ferita profonda in tutti coloro, lavoratori e famiglie  che hanno subito la tragedia della morte per avere inalato e ingerito amianto. Hanno chiesto e abbiamo chiesto  giustizia allo Stato verso chi ha inquinato e provocato la morte di migliaia di lavoratori in seguito alla contaminazione di amianto nelle fabbriche, nei luoghi di lavoro, nell’ambiente. Insomma non è successo nulla per questa Cassazione italiana. Il crimine commesso non viene punito e sanzionato e chi ha fatto miliardi sulla pelle dei lavoratori e dei cittadini, questi ultimi anche essi esposti all’amianto, rimane libero e impunito.

(…)  L’eliminazione dell’amianto non procede se  ancora è presente  in  quantità enormi in edifici, pubblici e privati, nelle caserme, nelle navi, nei vagoni ferroviari. E’ disperso nei luoghi più disparati come le discariche abusive e continua a provocare  una  lunga catena di morti  per tumore da mesotelioma. Cinquemila vittime ogni anno in Italia per l’amianto negli ambienti di vita e di lavoro: è questo il dato che emerge da una delle più grandi tragedie del mondo del lavoro e del mondo civile. E che tutto l’ambiente sia contaminato da amianto e che quindi le persone siano esposte a questo micidiale minerale, l’asbesto, è un dato di fatto, in quanto l’amianto dopo la legge n. 257 del 1992 che ne vieta l’uso  è stato illegalmente sversato fuori e il suo degrado favorisce la contaminazione sulla popolazione attraverso la inalazione provocando oltre le malattie respiratorie, anche quelle patologie tumorali che attaccano altri organi. Il principio di precauzione e di prevenzione e l’art. 32 della Costituzione sono ancora chimere da inseguire. L’amianto ha provocato malattia e morte anche a Vasto e noi siamo stati  primi nel 2003 con la costituzione del comitato esposti ad amianto  nel denunciare la presenza del killer nelle fabbriche, negli edifici, nelle scuole, nelle caserme;  abbiamo denunciato i siti all’aperto dove venivano scaricati metri cubi di onduline di cemento amianto che esposte agli agenti atmosferici ne provocano il degrado e la dispersione nell’atmosfera e espone tutti i cittadini alle patologie correlate all’amianto. La presenza di questo micidiale killer su abitazioni, capannoni, industrie, casolari. ci spinge ancora una volta a porre la questione del suo smantellamento investendo della questione la Regione Abruzzo (legge reg. n. 11 del 4 agosto 2009) e sollecitando la ASL e i suoi responsabili del dipartimento. E proprio per questo che oggi vogliamo porre attenzione e sollecitare le Autorità che in una zona di Vasto, il centralissimo snodo veicolare di via Madonna dei Sette Dolori, abbiamo notato un intera copertura di eternit di un tetto molto esteso, le cui condizioni di degrado appaiono evidenti  e presumibilmente anche il suo sottotetto; come nel centro storico di Vasto dove dall’alto del palazzo municipale è possibile osservare una enorme copertura di eternit su uno dei palazzi più’ importanti della città, il Politeama Ruzzi i cui piani superiori sono occupati da un condominio. Avevamo denunciato anche la presenza di eternit sul palazzo abbandonato delle Poste di Via Cavour. Nessun segnale ricevuto dalla direzione delle Poste. Aspetteranno che tutto si sbricioli e che gli effetti letali si faranno sentire a breve. Bonifica e smantellamento sono ancora parole tabù.

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