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Corsi di formazione per i dipendenti, Zavattaro: “la Asl NON esclude il Vastese”

ZavattaroEra stato il presidente della Commissione regionale Sanità, Mario Olivieri, a stigmatizzare la scelta della dirigenza della Asl Lanciano Vasto Chieti di estromettere il vastese dalle sedi dei corsi di aggiornamento del personale dell’ente sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

A qualche giorno di distanza ecco la risposta del manager Francesco Zavattaro che si rivolge direttamente al personale della Asl con una breve nota nella quale cerca di spiegare il perché di un tale indirizzo. Ecco cosa scrive:

“Com’è noto, la nostra Azienda è impegnata nell’adempimento degli obblighi previsti dal Decreto Legislativo n. 81/2008, noto come “Testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro”, integrato da successive disposizioni correttive e ulteriori decreti. Le norme dettano regole chiare e stringenti circa tempi e modalità di svolgimento dei corsi, che pertanto abbiamo strutturato secondo un calendario obbligatoriamente rigido. La necessità di completare il percorso formativo in un limite di tempo ristretto e per un numero di dipendenti assai elevato, non ha concesso margini di flessibilità organizzativa tale da dare ai corsi una diffusione capillare, per cui la scelta di concentrare gli appuntamenti nelle sedi dotate di impianti per videoconferenze è stata sicuramente obbligata.

I numeri sono chiari: dobbiamo formare un personale di oltre quattromila unità in aule da 30 posti e impiegheremo un anno per portare a termine i corsi. E’ evidente che non abbiamo oggettive possibilità di fare diversamente in questa tornata. In una situazione meno “compressa”, sarebbero state certamente individuate soluzioni che tenessero nel giusto conto il disagio di quanti dovranno spostarsi dalla propria sede di lavoro per seguire gli incontri di formazione. In questa circostanza non è stato realisticamente possibile, e non perché non sia stata considerata la posizione dei lavoratori di Vasto maggiormente penalizzati dalla distanza rispetto alle sedi formative da raggiungere: semplicemente l’Azienda non era e non è nella condizione di limitare i disagi per la trasferta.

Chiedo pertanto ai nostri dipendenti del Vastese di non attribuire alla scelta organizzativa adottata un significato diverso da quello che realmente ha, traendo conclusioni errate circa l’attenzione della Direzione Aziendale al personale delle sedi più decentrate. Lontana dalle nostre scelte qualunque idea di discriminazione o di scarsa considerazione per lavoratori che sono “distanti” solo per ragioni geografiche, ma non lo sono certo dal “cuore” della Direzione”.

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