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Liste d’attesa per gli esami diagnostici, Chiodi (FI) interroga il governatore D’Alfonso

denso-fotovoltaico-2 - chiodiL’ex commissario alla Sanità Gianni Chiodi torna a pungolare il suo successore Luciano D’Alfonso con una interrogazione sulle liste d’attesa per gli esami diagnostici. Chiodi, infatti, ricorda come “Con l’obiettivo di ridurre le liste di attesa, lo scorso primo aprile diedi mandato alle Aziende sanitarie di ampliare l’orario di attività dei servizi ambulatoriali e radiologici nei giorni festivi, prefestivi e di mantenere aperti gli ospedali per almeno due giorni settimanali, anche negli orari serali dalle ore 20 alle 24 per le mammografie, le ecografie, le Tac e le risonanze magnetiche”.

Da allora, però, non vi è stata nessuna novità in tal senso ed allora l’ex governatore vuole conoscere l’attuale stato delle cose con una interrogazione ad hoc.

Secondo Chiodi,  “Le liste d’attesa sono da sempre il problema del nostro sistema sanitario. Sull’esempio di quanto fatto in Veneto, che scelse di tenere aperti i reparti aperti notte e giorno, ho insistito per farlo anche in Abruzzo. Andare in ospedale nelle ore notturne, agevola i cittadini e permette di ottimizzare al massimo l’utilizzo dei grandi macchinari come tac e risonanze magnetiche, che sono di ultima generazione dato che le abbiamo rinnovate in questi ultimi anni. Per finanziare il servizio stanziammo 6 milioni di euro in più a disposizione delle nostre aziende sanitarie per effettuare nuove assunzioni, dando però assoluta priorità al personale funzionale per la riduzione delle liste di attesa. Molti nulla-osta per l’assunzione di medici, infermieri e tecnici li firmai io prima della fine del mandato. Tale azione era il risultato del nostro risanamento e del totale sblocco del turnover. A dimostrazione che la strada da noi intrapresa per combattere le liste d’attesa era quella giusta, proprio in questi giorni anche l’Umbria, una delle tre regioni prese come riferimento della sanità italiana, ha adottato un provvedimento simile all’Abruzzo, che prevede l’allungamento dell’orario di utilizzo delle strutture diagnostiche estesa anche al sabato e alla domenica”.

Con il documento protocollato l’esponente forzista intende, dunque, conoscere se, a distanza di cinque mesi dal suo provvedimento, “effettivamente i nostri ospedali forniscono ai cittadini abruzzesi il servizio di apertura oltre il normale orario, compresi i giorni festivi; se da giugno è funzionante in tutte le Aziende sanitarie l’agenda di prenotazione pubblico-privato, ovvero la possibilità per il paziente di prenotare al Cup le prestazioni sanitarie anche per il privato; se è operativo il progetto pilota di cui l’Abruzzo è stato proponente all’Agenas per monitorare le prestazioni dei singoli medici che lavorano in intramoenia e se continua l’attività di monitoraggio delle liste d’attesa”.

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