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Punta Penna, un porto in crescita. Ecco i nuovi interventi.

È un porto che cresce quello di Punta Penna: non sono passate inosservate le numerose navi attraccate in queste settimane ai vari moli dello scalo né l’attivazione in questi anni dei servizi container e quello passeggeri in direzione Isole Tremiti.

Inoltrarsi sulle banchine consente spesso di poter osservare in sosta numerosi furgoni prodotti dalla S.E.Ve.L. pronti per essere imbarcati così come le unità merci poste sul tratto di molo recentemente inaugurato e che nei piani di sviluppo dovrebbe ospitare la ferrovia.

Curiosamente, mentre approdava la Goletta verde di Legambiente dinanzi il porto manifestava anche la nave Greenpeace, il tutto mentre partivano i rilievi della nave militare Galatea.

La visita a bordo dell’imbarcazione della Marina Militare, varata nel gennaio 2002, ha regalato momenti di grande entusiasmo: oltre 800 i visitatori censiti fino ad oggi, in attesa di quelli che saranno in coda nel prossimo week-end, che hanno potuto visitare uno dei fiori all’occhiello delle nostre Forze armate, all’avanguardia in tutto il vecchio continente.

Una nave con attrezzature tecnologiche ben spiegate dal personale di bordo, sempre cortese ed esaustivo, a cominciare dal comandante T. V. Alessio Sabbatini. Un ambiente nel quale convivono l’antico, rappresentato dalle carte nautiche, righelli e goniometri, e il moderno come il sistema di pilota automatico in grado di tenere la posizione senza intervento dell’uomo, oppure il sistema di manovra con joystick e radiocomando a distanza.

Entrare in una cabina di comando, passare in porte anguste e montare su scalette metalliche ripide e poi uscire sui ponti di prua e di poppa fa sempre un certo effetto, così come ammirare il lavoro che viene svolto all’interno della centrale operativa idrografica.

Perché la Nave Galatea ha un compito importante, così come la gemella Aretusa, ovvero rimappare fondali, porti e finanche i limiti costieri. Un personale altamente specializzato gestisce tecnologie elettroniche e digitali per espletare i compiti assegnati.

Si parla di idrografia, ovvero delle attività di scandagliamento dei fondali dei quali si determina anche la natura, di topografia della linea di costa, di individuazione di relitti affondati ed ostacoli sommersi pericolosi, di raccolta delle informazioni geografiche per l’aggiornamento della documentazione nautica, carta nautica in primis sia nella forma tradizionale che in quella digitale;

e, poi, di oceanografia incentrata sui rilievi di parametri chimico-fisici delle acque, l’analisi del sedimento prelevato anche con l’ausilio di una benna, la misurazione delle variazioni di livello delle acque (mareometria) e dell’intensità e della direzione delle correnti (correntometria);

infine, gli uomini della Galatea si occupano anche di rilievi topografici per ridisegnare i limiti di costa andando a piedi lungo i perimetri da studiare.

Tutti i dati raccolti vengono dapprima controllati, poi validati, quindi elaborati attraverso la digitalizzazione che porta anche a realizzare delle ricostruzioni tridimensionali dei porti davvero suggestive da ammirare. Il materiale elaborato che deve rispettare standards rigidissimi per favorirne la condivisione servirà anche per la realizzazione delle mappe nautiche digitali che la Marina è in grado di rivendere anche ai privati.

Tutte cose di cui sarà possibile prendere visione anche nel prossimo week end con i seguenti orari validi sia sabato che domenica: dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.30 alle 18.30.

La visita alla Galatea è stata però anche l’occasione per parlare con il comandante della Capitaneria di porto di Vasto Giuliano D’Urso, cui va dato indubbio merito di aver gestito nei modi migliori tutte le varie fasi di sviluppo che stanno interessando lo scalo vastese, dall’adozione e approvazione del Piano regolatore generale del porto e l’ampliamento della banchina di levante all’attivazione, appunto, del servizio container e della motonave per le Tremiti e tanto altro.

D’Urso ci ha spiegato come si stanno ultimano i lavori di realizzazione del nuovo mercato ittico, ora attiguo al bar all’ingresso dello scalo portuale. A breve, quindi, si procederà all’abbattimento della vecchia struttura, operazione che consentirà di ampliare la superficie utile agli scopi mercantili e avvicinarsi alla richiesta della Sevel di avere a disposizione ben 40mila metri quadri per i propri scambi.

I lavori, però, non interessano soltanto l’interno del porto: anche la Capitaneria subirà un restyling per adeguarsi alle norme sull’abbattimento delle barriere architettoniche, con tutti gli uffici per il pubblico che verranno posizionati al piano terreno, ma il tutto accadrà dopo la riconsegna dello stabile di fianco a un noto bar della zona.

Intanto gli Uffici della Capitaneria sono aperti al pubblico tutto il giorno per consentire l’espletamento delle varie pratiche, dalle patenti nautiche alla cessione di imbarcazioni, alle procedure di imbarco marittimi e via discorrendo.

Riviviamo, però, la visita alla Nave Galatea attraverso le foto di Danilo Spadaccini.

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