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Servizi sociali, le proposte di Progetto per Vasto

progetto per vasto-servizi sociali - 09Sono state presentate da Massimo Desiati e Andrea Bischia, questa mattina in conferenza stampa, le linee guida proposte da Progetto per Vasto per il settore dei Servizi sociali, un quadro generale che prossimamente verrà approfondito punto per punto.
Come sottolineato da Desiati in apertura, infatti, l’obiettivo è quello di “aprire una finestra su di un argomento di politica amministrativa spesso invisibile alla maggior parte dei cittadini vastesi. L’intenzione è quella di avanzare delle prime proposte a cui seguiranno ulteriori stimoli al fine di ottimizzare l’intervento del Comune”. E per Desiati gli stimoli sono necessari anche in rapporto da quanto emerge da Open Bilanci, la piattaforma nazionale dove vengono pubblicati i dati dei bilanci di previsione e consuntivi. Secondo questo sito che utilizza come fonte i dati della Direzione Centrale della Finanza Locale del Ministero dell’Interno, a Vasto si spendono solo 76 euro pro capite per i Servizi sociali, una cifra che mette il Comune di Vasto dietro molte altre realtà medio-grandi, come San Salvo (123 euro), Ortona (129 euro), Francavilla al Mare (147 euro) e diverse altre.
Per poter utilizzare più fondi, per i rappresentanti di PpV occorre che i servizi alla persona tornino sotto uno stesso ente: “Solo l’Istituzione, dotata di autonomia finanziaria, –  ha spiegato infatti il consigliere Andrea Bischia – sarebbe in grado di ricevere finanziamenti o donazioni derivanti da dichiarazioni di reddito o fare progettazione europea. Mai nessuna indicazione governativa relativa alla spending review ha, infatti, riguardato le Istituzioni dei Servizi sociali”.
Un’altra indicazione arrivata dall’incontro di stamane, quella di “concentrare ogni attività in un’unica sede, nella quale gestire i vari progetti operativi. L’intera struttura deve essere vocata a ‘Centro Diurno’, ampliando l’offerta per i diversamente abili che oggi non trovano sufficiente accoglienza, anche per carenza di personale”.
Capitolo a parte quello sul Servizio minori: “Oggi il Comune affronta costi variabili tra i 250 e i 300mila euro l’anno per pagare strutture private. Riteniamo che siano due i modi per abbattere i costi mantenendo o aumentando l’offerta e la qualità del servizio: investire sulla promozione dell’affido famigliare ed istituendo una Casa famiglia”. Per Bischia, potrebbe essere l’ex asilo “Carlo Della Penna” a poter essere utilizzato allo scopo.
Un altro servizio da attivare per i rappresentanti di PpV quello del “Dopo di noi”, che avrebbe la funzione di accogliere 24 ore su 24 i disabili che rimangono senza genitori o parenti in grado di dare assistenza.
Infine, un occhio di riguardo ai progetti di bigenitorialità, allo scopo di “sensibilizzare i nuovi genitori circa l’importanza di una sana crescita psicofisica dei figli minori”, a prescindere dai rapporti che intercorrono tra gli stessi genitori.
“In definitiva – consigliano da PpV – occorre ottimizzare la spesa relativa al sociale, al fine di cogliere gli indispensabili obiettivi per i concittadini che necessitano di attenzioni particolari”. A breve, previsti altri incontri per approfondire i vari macrotemi.

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