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Vastoviva “pensa la città” con il sindaco di Forlì

vastoviva-balzani - 8Roberto Balzani, sindaco di Forlì, a Vasto per un incontro dal tema “Penso la città” in cui lo stesso ha spiegato la sua ricetta amministrativa di buon governo. L’incontro ha provocato qualche fibrillazione tra le fila della maggioranza, e si capisce il perché: se un’associazione che fa riferimento a rappresentanti importanti del Partito Democratico, come Angelo Bucciarelli e l’onorevole Maria Amato, invita a Vasto il sindaco di Forlì per chiedergli sostanzialmente “come si amministra” è chiaro che il sindaco di Vasto può rimanere perplesso per l’operazione, soprattutto se l’incontro non prevede la sua partecipazione.  Anche dagli spunti di riflessione provenienti dalla platea si è avuta l’idea di un incontro organizzato per recepire indicazioni rispetto a un cambio di rotta evidentemente agognato anche da parte della stessa maggioranza. Ma al di là delle varie interpretazioni politiche che si possono avere sull’evento tenutosi ieri sera presso il Cinema Corso, da registrare i vari punti toccati dal sindaco di Forlì nel suo intervento, dalla necessità di amministrare avendo bene in mente una “visione”, ovvero una programmazione politica degna di questo nome, all’importanza di uno sviluppo territoriale omogeneo, che non trascuri i centri minori. Per Balzani è dalla stretta collaborazione di ogni comune che può svilupparsi un territorio.
Capitolo a parte quello della “cultura urbana”, ovvero della “consapevolezza collettiva” di una città, del proprio passato, del proprio presente e della propria visione del futuro.
Affrontato anche il tema dello spopolamento dei centri storici, problema che il sindaco di Forlì imputa all’eliminazione di determinati servizi come scuole, uffici e ospedali, ormai quasi sempre spostati in zone periferiche; senza “magneti urbani”, è difficile poi attrarre gente in centro. “Nel mio caso – ha spiegato Balzani – ho provato a porre rimedio con nuovi ‘magneti’, come musei, verde e spazi di connessione. Questo ha riportato il traffico nel centro storico, ma non ha risolto il problema del calo dei consumi registrato dai commercianti, perché c’è comunque la questione dell’abbassamento del potere d’acquisto”. Insomma, si può riportare gente in centro, ma se non passa la crisi, quella stessa gente difficilmente si rimetterà a comprare come un tempo.
L’ultima riflessione Balzani l’ha dedicata agli insediamenti industriali, spiegando che se 40 anni fa per le industrie risultava attrattivo un territorio che “costava poco” ed era caratterizzato da una certa “pace sociale”, adesso le industrie cercano servizi come la banda larga, risposte in tempi brevi della pubblica amministrazione e scuole che specializzino i giovani verso determinati settori.
Per il primo cittadino di Forlì, in conclusione, occorre una politica che sappia programmare il futuro per trovare finalmente quello sviluppo  che sembra essersi fermato da troppo tempo: “L’Italia ha le risorse per poterlo fare, semplicemente dobbiamo volerlo”.
A margine dell’incontro, gli spunti di riflessione di Paolo Fiore, di Confesercenti, del consigliere comunale indipendente Davide D’Alessandro, Ivo Menna, Laura D’Alessandro, presidente dell’Associazione Professionisti del Vastese, Massimo Molino, consigliere comunale del Pd, e Angelo Pollutri, sindaco di Cupello. Come si diceva, Lapenna invece non pervenuto.

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