Finalmente si è fatta chiarezza sulla data delle prossime elezioni regionali abruzzesi: il vice-ministro del ministero dell’Interno, Filippo Bubbico, nell’aula di Montecitorio ha risposto alle interrogazioni dei deputati Gianni Melilla (Sel) e Gianluca Vacca (M5s) affermando che il suo dicastero ha deciso per l’accorpamento delle regionali e delle elezioni pe ril rinnovamento del Parlamento europeo nell’election day del 25 maggio.
Naturalmente non potevano mancare le polemiche a cominciare dallo stesso Melilla che, secondo fonti ANSA, ha parlato di ”comportamento criminale’ del Governo e del Ministero” mentre il M5S ha denunciato ”problemi di salvaguardia della democrazia”.
Non meno duro è stato Maurizio Acerbo di Rifondazione comunista “Ero sicuro che il Governo dell’inciucio avrebbe coperto la decisione-Chiodi sulla data delle elezioni. Nonostante le grida manzoniane del PD abruzzese. Siamo abituati ad assistere alla netta contraddizione tra quello che si dice in Abruzzo e quello che si fa a Roma”.
Intanto parte la macchina elettorale ed i primi ad alzare la voce sono quelli del Centro Democratico che attraverso il coordinamento regionale, riunito ieri a Pescara, ha chiesto le primarie di coalizione “Il Partito democratico si attivi per indire al più presto le primarie di coalizione per la scelta del candidato presidente della Regione Abruzzo e dei candidati sindaci dei comuni superiori a 15mila abitanti chiamati al voto”. Questa la richiesta unanime dell’organo regionale del partito di Bruno Tabacci.
Per Gino Milano, responsabile regionale di CD, “Il centrosinistra deve creare le condizioni per un progetto di governo per la Regione dopo anni di cattiva amministrazione del centrodestra. Il Centro Democratico dimostrerà la sua presenza alle primarie e sarà in campo con liste proprie sia alle elezioni regionali che nei comuni con oltre 15 mila abitanti”.
