Sulla difficile situazione determinata dal protrarsi delle avverse condizioni metereologiche queste le riflessioni del gruppo consiliare provinciale del Partito Democratico che partono dall’amara quanto evidente considerazione che “dopo la copiosa nevicata della settimana scorsa le alluvionali piogge della fine di quella passata e l’inizio della corrente stanno mettendo in evidenza crepe e ferite di un territorio per troppo tempo abbandonato e depredato di ogni tipo di prevenzione tecnica, umana e naturale.
Non vogliamo, ne possiamo, distribuire colpe a nessuno perché sono plurali e pluriennali ma solo sollecitare misure ed interventi urgenti e necessarie a porre un argine ad un sistema territoriale che sta andando miserevolmente in frantumi”.
Duro l’attacco alla cementificazione selvaggia che, è bene ricordarlo, è stata voluta da varie amministrazioni di ogni colore politico “Un disastro che non è naturale ma la conseguenza dell’impervia ed incoscienza con cui si saccheggia il territorio.
Non si può costruire e cementificare dappertutto per il solo scopo di fare facili profitti ad ogni costo, non si può abbandonare la cura della rete viaria per tanti anni senza pianificare una pur minima manutenzione ordinaria fatta di rattoppi e pulizia delle cunette, non si possono a lungo disattendere i rigidi dettami della cosiddetta “condizionalità” imposta agli operatori agricoli dalla Politica Agraria Comunitaria che fissa importanti principi per la “regimazione delle acque piovane”, non si può abbandonare la necessaria pulizia dei letti dei fiumi per tanto tempo senza immaginare che, prima o poi, possa accadere quello che è accaduto di recente in Sardegna e, con qualche replica, nel Pescarese”.
Il PD dice che “non è l’ora delle polemiche ma quello di affrontare con decisione l’emergenza in corso” proponendo poi al presidente Enrico Di Giuseppantonio “di dar corso alla spesa delle somme impegnate e disponibili ma ancora non effettivamente spese adottando una delibera di somma urgenza.
Questa decisione priverà il territorio d’interventi già pianificati ma darà la possibilità all’ente di poter fornire quelle risposte immediate di cui i cittadini hanno bisogno in queste ore.
Chiaramente, chi di dovere (Regione, Governo e Parlamento nazionale), dovranno fornire pronte risposte conseguenti e solerti per far sì che il territorio non venga ulteriormente danneggiato dalla privazione di risposte già pianificate”.