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Menna: sul Multipiano non è solo un problema di antenna, vogliamo chiarezza.

protesta-antenna-ivo mennaCon una nota stampa diffusa questa mattina è ancora Ivo Menna, ambientalista de La Nuova Terra a sollecitare alcune domande all’Amministrazioine comunale sulla gestione del parcheggio multipiano di via Ugo Foscolo, forte delle 2000 firme ha raccolto per proibire l’installazione di un’antenna di telefonia mobile sul torrino della struttura. Menna chiama direttamente in causa l’assessore competentescaglandosi anche contro l’oneorevole Amato e i partiti dell’estrema sinistra accusati di inspiegabile omertà. Ecco il testo della nota:

“Il 5 novembre abbiamo richiesto copie del contratto D’APPALTO E CONVENZIONE RELATIVA al  “Parcheggio  di Via Ugo Foscolo” tra il Comune di Vasto e la ditta De Francesco costruzione sas, – con tutti gli atti conseguenti necessari -, dopo avere svelato alla città l’installazione di una antenna della telefonia cellulare sul piano del Parcheggio. Una cosa che riteniamo  abusiva e illegale. E che sia  abusiva e illegale ce lo confermano le due ordinanze di sospensione dei lavori a firma di due dirigenti del comune di Vasto: Michele Bevilacqua dell’ufficio patrimonio e l’architetto Pasquale D’Ermilio del settore Urbanistico. Vogliamo sapere  chi ha autorizzato la ditta De Francesco a fare installare l’opera su un edificio pubblico. Lo chiedono le oltre 2000 firme raccolte e chiedono chiarezza su una vicenda dai lati molto oscuri; e tanta oscurita’ è molto fitta se ancora oggi, l’assessore – di cui ignoriamo il nome – che ha governato questa operazione, svantaggiosa per la comunità, non ha sentito il dovere politico e morale, di riferire e di dare conto e  chiarimenti  alla città. Perchè non ha indetto una conferenza stampa con i giornalisti? Questi da giorni informano l’opinione pubblica affinchè si chiariscano I veri motivi sottostanti ad un’opera pubblica dal costo di 5 milioni di euro destinata a parcheggio di fatto regalato ad un imprenditore privato che se lo prende in gestione con un canone di locazione di soli 1000 mille euro al mese. E non chiarisce l’assessore come e’ possibile che sul parcheggio dovra’ essere predisposta una stazione fotovoltaica, una antenna radiomobile, un bar e altre cose, snaturando una struttura sorta per il solo fine destinato a parcheggio. Da un conto approssimativo, considerando 330 posti auto per l’intero anno solare, la cifra che introiterebbe l’attuale gestore, si aggirerebbe tra 500 e 600 mila euro. Quale politico della amministrazione ha dato garanzie verbali al gestore del parcheggio per la installazione dell’antenna? Quale funzionario o dirigente ha ingannato la città? Siamo al cospetto purtroppo di irresponsabili, di personaggi che vagano politicamente da destra a sinistra, tra vecchi e nuove clientele ritenendo di essere intoccabili, esercitando uno strapotere e una strafottenza,  grazie ai voti clientelari e di scambio, convinti di essere immuni da ogni azione, anche da parte della Magistratura e dalla Corte dei Conti. Di fronte alla montante protesta dei cittadini che chiama in causa tutte le forze politiche, il Partito Democratico è rimasto in complice silenzio in attesa di Renzi, Cuperlo, Civati? Siamo convinti che l’affermarsi nel tempo dell’intreccio affari e politica si sia insediato come un tarlo all’interno di questa formazione politica e che il  silenzio in questo caso suoni complicità! E chiediamo: chi ha gestito l’affare parcheggio in questi anni? Ci sorprende il silenzio del deputato Maria Amato, consigliere comunale, e parte importante del partito democratico! Sembra non essere sfiorata da nessun dubbio, né morale né politico. Sembra essere definitivamente sepolta la inquietudine di Enrico Berlinguer: la questione morale! E che dire di quei consiglieri di Sel e di Rifondazione Comunista che rivelano una subalternità veramente poco comprensibile, visti i loro proclami di difesa dell’ambiente e della moralità pubblica.

Intanto il comitato contro l’antenna al parcheggio multipiano e la lista la Nuova Terra si costituiranno parte civile nei confronti di chi potrebbe arrecare con l’antenna danni irreparabili alla salute dei cittadini e ai residenti della zona, e contro chi ha permesso lo sperpero di pubblico danaro ricorrendo alla Corte dei Conti”.

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