Come prevedibile è stato piuttosto animato il dibattito di questa mattina presso l’Aula Magna del Liceo Scientifico di Vasto dopo l’incontro con il professor Davide Vannoni, fondatore della Stamina Foundation onlus che – come rimarcato dallo stesso Vannoni questa mattina – si batte per l’applicazione della legge Turco/Fazio sulle cure compassionevoli che – secondo l’interpretazione della fondazione – permetterebbe l’utilizzo di metodologie anche se non ancora “ratificate” da sperimentazione. Sono pochi, infatti, i pazienti che riescono ad accedere alla metodologia promossa dalla fondazione di Vannoni, a fronte di numerosissime richieste. Tra queste, la richiesta del padre della piccola Noemi, Andrea Sciarretta, che da aprile si batte affinché sua figlia possa accedere a questa metodologia: “Quando abbiamo avuto la diagnosi per nostra figlia, ci è stato detto che non c’era cura e dovevamo rassegnarci, ma come faccio a rassegnarmi quando ho visto bambini con la stessa malattia di mia figlia migliorare grazie al metodo Stamina? Abbiamo visto una bimba di Venezia data per spacciata migliorare dopo le prime infusioni con cellule staminali, abbiamo sentito medici confermare questi miglioramenti, allora abbiamo scelto di recarci da un avvocato che ci ha confermato che potevamo fare ricorso alle cosiddette cure compassionevoli promosse dalla legge Turco/Fazio, ma abbiamo già ricevuto due no dai giudici”.
Riguardo poi alle polemiche innescate alla vigilia del dibattito, Sciarretta si è detto “dispiaciuto, perché così non togliete la voce a Vannoni, ma a Noemi”.
“Naturalmente siamo molto coinvolti in questa situazione – ha precisato Sciarretta – ma non siamo gente irrazionale. Se chiedo per mia figlia di poter accedere a questi trattamenti è perché ci sono dei medici che ci confermano che ci sono effettivi miglioramenti, e comunque non ci sarebbero altre strade”.
In coda al convegno un animato momento di dibattito, animato da alcuni interventi che hanno messo in discussione la scientificità del metodo, sottolineando i rilievi del Ministero.
