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Consorzio di Bonifica Sud, è l’ora di fare i conti

consorzio di bonifica - 4Sembra ormai una situazione al collasso quella che si prospetta per il Consorzio di bonifica Sud di contrada Sant’Antonio Abate. Quando in una conferenza stampa in cui eravamo presenti il sindaco Luciano Lapenna affermava che questa sarebbe stata la prossima bomba forse pochi dei non addetti ai lavori gli avevano creduto: ed invece è esplosa con un fragore assordante dopo la denuncia aperta del presidente del Collegio dei revisori dei conti, Raffaele Felice, che a gran voce ha squarciato l’omertà sui debiti dell’ente che ammontano a circa 22milioni di euro.

Una situazione patrimoniale insostenibile, frutto, secondo le accuse lanciate da più parti, di una gestione autarchica del Consorzio e della mancata adeguata vigilanza da parte della Regione Abruzzo, che non consente di pagare gli stipendi ai 29 dipendenti, che, oltretutto, quest’estate ci hanno messo del loro per far sì che venissero erogati i servizi indispensabili alla salvaguardia delle attività agricole e che oggi non sono messi in grado di operare nel modo migliore visto che, come sottolinea Ada Sinimberghi, segretario provinciale della Flai-Cgil, mancano addirittura i fondi per mettere la benzina ai mezzi di servizio.

Alla luce della pesante situazione debitoria era stato l’assessore regionale alle Politiche agricole, Mauro Febbo, ad assumere in luglio dei precisi impegni dinanzi al Prefetto Fulvio Rocco De Marinis, mettendo mano entro 15 giorni alle criticità più incombenti; ma, secondo la voce dei sindacati, Febbo ha disatteso quegli impegni tant’è che il Prefetto ha già chiesto lumi e ragioni alla Regione per tali  mancanze che oggi, hanno portato ad avviare lo stato di agitazione di cui si parlerà anche domani nel corso di un’assemblea pubblica cui parteciperanno anche le maestranze e gli operatori agricoli.

Quegli stessi che hanno visto i loro rappresentanti abbandonare il Consiglio del Consorzio in segno di protesta.

Intanto, questa mattina il Capogruppo del PD in Consiglio regionale Camillo D’Alessandro, accompagnato dal Presidente del Consiglio comunale Giuseppe Forte,  si è recato nella sede del Consorzio per incontrare i lavoratori in stato di agitazione. “La cattiva gestione del consorzio, unita alla assenza della Regione, primo responsabile Mauro Febbo, l’Assessore alla agricoltura – attacca D’Alessandro – ha prodotto la situazione drammatica in cui versa il Consorzio di Bonifica”  “Alla luce delle notizie assunte – spiegano gli esponenti del PD – la situazione appare drammatica e si rende necessario una urgente mobilitazione della Regione anche per fare da regia rispetto a questioni rimaste irrisolte: la gestione dal parte del consorzio della diga di Chiauci, dove non vi è nessun contributo economico da parte della Regione Molise. Esiste un protocollo d’intesa – conclude D’ Alessandro – firmato tra le due Regioni , Abruzzo e Molise, per la realizzazione e gestioni delle opere connesse alla utilizzazione delle acque del fiume Trigno, ma l’Abruzzo con Chiodi non lo ha fatto mai rispettare.”

Ieri, i lavoratori hanno ricevuto l’espressione di solidarietà da parte del sindaco  Luciano Lapenna e dell’Amministrazione comunale “per la situazione che si è venuta a determinare e che vede oggi tutto il personale, composto da 29 dipendenti, senza retribuzione da 7 mesi”

Il primo cittadino ha parlato di “gravissima situazione” annunciando che la questione del Consorzio di Bonifica sarà in cima all’OdG del prossimo Consiglio comunale, che si terrà tra qualche giorno nell’Aula Vennitti, con un invito esplicito a partecipare anche agli assessori regionali competenti.

Il sindaco si è impegnato, altresì, a rappresentare e chiedere ai colleghi dei comuni di Lanciano, San Salvo e Chiauci di aderire alla mobilitazione in atto. Infatti, il Consorzio di bonifica Sud eroga servizi per l’agricoltura ed ha la gestione dell’invaso di Chiauci.

“Le Regioni Abruzzo e Molise – ha chiosato Lapenna – devono trovare immediate soluzioni per il rilancio del Consorzio nell’interesse delle collettività abruzzesi e molisane interessate”.

Luigi Spadaccini
(spadaccini.luigi@alice.it)

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