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Piano strategico della macro-area, la Magnacca convoca i sindaci ribelli

Pollutri_SciasciaÈ con una lettera datata 11 ottobre e indirizzata ai colleghi di Cupello, Monteodorisio e Vasto che il sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, ha riaperto le porte del dialogo sul Piano strategico della macro-area Vasto San Salvo. Nella sua breve missiva il primo cittadino sansalvese sottolinea come “le scelte fatte in passato” in merito alla delicata quanto importantissima questione “hanno fortemente pregiudicato la possibilità di trovare soluzioni di pianificazione condivisa con tutti i comuni viciniori”. Nondimeno e nonostante le scelte della Giunta Del Turco e dei passati amministratori – scrive ancora la Magnacca – ritengo opportuno un utile confronto sull’approvato Piano strategico riconoscendo, come già fatto all’epoca in cui gli attuali amministratori comunali erano all’opposizione, la necessità di intravedere uno sviluppo comprensoriale unitario e non campanilistico”. Il primo cittadino di San Salvo punta, quindi, il dito contro il centro-sinistra e poi si lancia in un gesto di apertura convocando Angelo Pollutri ed Ernesto Sciascia a un incontro “che avverrà con l’auspicata partecipazione del Comune di Vasto” nella Sala consiliare del comune di San Salvo nel pomeriggio di martedì 29 ottobre. Insomma, alla fine le rimostranze dei sindaci di Cupello e Monteodorisio e chissà anche le minacce hanno sortito gli effetti sperati, ma resta l’incertezza sulla posizione dell’Amministrazione vastese, apparsa orba alle lettere giunte a Palazzo di Città che hanno sancito la rottura definitiva dei rapporti soprattutto tra i primi cittadini di Vasto e Cupello, che magari sperava in un sostegno di Lapenna nell’inserire nel Piano strategico la realizzazione del polo ecologico integrato nel territorio del suo comune, opera che al momento non risulta elencata nelle priorità del progetto della macro-area e che prevederebbe  la presenza di un impianto di compostaggio e riciclaggio dei rifiuti solidi urbani ,con annesse discariche di servizio in località Valle Cena. E non solo, ma anche ammodernamento della rete delle infrastrutture intercomunali quali ad esempio la riqualificazione della Fondovalle Cena e l’abilitazione della Fondovalle Sinello, attualmente chiusa, e il completamento della Fondovalle Treste magari in previsione della delocalizzazione di nuove attività imprenditoriali di nuova nascita da Punta Penna all’area cupellese. Insomma una querelle che rischia di animare il dibattito soprattutto all’interno del Partito Democratico del vastese.

Luigi Spadaccini
(spadaccini.luigi@alice.it)

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