Non si placano le polemiche circa il paventato accorpamento delle Guardie mediche in tutto il vastese come sancito dal Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 61 del 27.08,13. Dopo il preannunciato ricorso al Tar contro tale provvedimento annunciato dal sindaco di Celenza sul Trigno, Andrea Venosini, e dopo la proposta di delibera da approvare nel prossimo Consiglio provinciale dei Chieti per chiedere l’istituzione di un tavolo tecnico per evitare la soppressione delle Guardie mediche, oggi sono direttamente i camici bianchi a fare fronte unito contro il provvedimento regionale emanato nel rispetto della spending review.
Sabato 12 ottobre, infatti, a partire dalle 17.30, nella sala museale di Monteodorisio si terrà un incontro dei medici teatini proprio sulla questione. Oltre alle figure istituzionali quali il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, sindaci e rappresentati dei vari enti di governo oltreché i parlamentari, i sanitari confidano in una massiccia partecipazione della gente per far sentire forte il proprio diniego.
Intanto, alla luce di alcuni episodi di codice rosso di pronto intervento sanitario verificatisi in queste ore nell’entroterra si avanzano anche ipotesi alternative nel caso non si riesca a scongiurare la soppressione delle Guardie mediche. Una delle più interessanti, che ha già suscitato non poche polemiche, è quella di Fioravante Di Giovanni, dirigente del Distretto sanitario di Castiglione M. M., il quale nella seduta monotematica del Consiglio comunale di Celenza sul Trigno ha affermato “Meglio avere un medico a bordo dell’ambulanza, in grado di intervenire h24, che tenerci, così come sono oggi, le guardie mediche”. Un’ipotesi da valutare attentamente.
