Non è certamente una delle stagioni più fortunate quella che sta vivendo Andrea Iannone. Pronti via ed ecco la sindrome compartimentale all’avambraccio destro; poi l’infortunio alla gamba e i continui acciacchi senza contare una Ducati per la quale è difficile trovare il bandolo della matassa. E proprio quando “il peggio sembra essere passato”, parafrasando un noto successo di Sergio Caputo, Iannone è tornato sereno dalla sua trasferta iberica in quel di Aragon e inconsapevole del regalo che qualche ignoto aveva in serbo per lui: mobili rotti, cassetti per aria e disordine erano segnali inequivocabili di un furto messo a segno nella sua dimora dalla quale è stata portata via la preziosa collezione di orologi Tissot con cui la Dorna omaggia chi agguanta la pole-position, e il vastese tra 125 e moto2 ne aveva messe a segno ben 8.
A far male è soprattutto il valore sentimentale che può legare un pilota ai propri trofei, tant’è che il vastese ha anche lanciato un appello per recuperare almeno i suoi orologi anche pagando una ricompensa.