Il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha approntato una bozza di regolamento con il quale prevede la soppressione di 11 direzioni territoriali del lavoro, tra le quali è ricompresa quello di Chieti che verrà incorporato nella direzione di Pescara. Avverso tale decisione l’ultimo Consiglio provinciale si è pronunciato con forza approvando una mozione all’unanimità.
“Ho presentato al Consiglio Provinciale una mozione urgente per esprimere la più ferma e decisa contrarietà alla trasformazione della Direzione territoriale del Lavoro di Chieti in un Ufficio presidio. Rappresenterebbe l’ennesimo scippo di servizi che colpisce questo territorio e la città di Chieti in particolare, in nome di una razionalizzazione delle pubbliche amministrazioni che falcia dal basso gli uffici pubblici senza tenere conto della realtà circostante – afferma il Presidente della Provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio.
A riguardo afferma il Presidente Di Giuseppantonio: “Che il territorio provinciale di Chieti debba avere un ufficio presidio privo di autonomia funzionale significa andare incontro ad un vulnus nel sistema lavoro inaccettabile: abbiamo bisogno un ufficio periferico del Ministero del lavoro che sia in grado di funzionare a pieno regime e dotato di autonomia – precisa Di Giuseppantonio – Stiamo parlando della provincia più popolosa della regione con quasi 400.000 abitanti, con il più elevato numero di posizioni contributive attive della regione Abruzzo e il più alto numero di addetti, che presenta una elevata conflittualità nei rapporti di lavoro e di criticità nel tessuto sociale. Non solo, è presente sul territorio la più grande area industriale metalmeccanica del centro sud Italia e una cospicua presenza di settori produttivi cruciali per l’economia nazionale e regionale. Entrano in gioco autorizzazioni, certificati di lavoro, funzioni ispettive e di vigilanza, attività di conciliazione che non possono subire rallentamenti”.
E conclude “Invito tutti i 104 Sindaci della provincia a condividere la mozione e a fare rete attorno alla Direzione Provinciale di Chieti per scongiurarne il declassamento. Non possiamo accettare le conseguenze di una spending review miope, dove sia sempre il nostro territorio provinciale a rimetterci”.