A complicare le cose alla XVIII edizione del Vasto Film Festival, ieri sera si è messo pure il maltempo, che non ha permesso lo svolgimento della serata nella prevista cornice dei Giardini di Palazzo d’Avalos; l’appuntamento si è perciò spostato al Cinema Teatro Politeama Ruzzi dove si sono svolti gli incontri previsti dal cartellone.
Il primo doveroso omaggio della serata è andato al maestro Giuseppe Ferrara, regista classe 1932, da tempo parte integrante della storia e del presente del cinema italiano, grazie a indimenticabili lavori che hanno fatto scuola, come il documentario “Brigata partigiana”, “Il caso Moro” e “Cento giorni a Palermo”. Per l’occasione, il maestro Ferrara, sulla scia dei suoi film di indagine e di denuncia, ha annunciato l’intenzione di girare un film su Marilyn Monroe. “Ormai è chiaro – ha sottolineato il maestro Ferrara – che Marilyn Monroe è stata uccisa e voglio approfondire la questione, anche perché gli americani stessi non lo fanno”.
A seguire, l’incontro con Giuseppe Bonito che ha presentato “Pulce non c’è”, il suo film d’esordio, anche se lo stesso regista può vantare una notevole esperienza come aiuto regista in importanti produzioni, come quella della divertentissima serie televisiva “Boris”. Ha lavorato anche al fianco di Alessandro Di Robilant, Giacomo Campiotti, Cristiano Bortone e Davide Marengo. Il film presentato dal giovane Giuseppe Bonito tratta del delicato mondo dell’autismo attraverso il rapporto tra due sorelle.
Infine protagonisti sul palco del Ruzzi il regista e sceneggiatore Toni Trupia, insieme al giovanissimo e sorprendente attore Tiziano Talarico, classe 2002. Il film presentato, “Itaker”, è valso al giovanissimo Talarico il Premio come miglior attore esordiente all’ultimo Festival di Santa Marinella.
Al termine degli incontri, la consegna degli ormai classici libri sulla storia di Vasto a tutti gli ospiti.
