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Centri di ricerca, la Regione approva i finanziamenti per tutti e tre

Mauro_Febbo_63Nei giorni scorsi era stato il presidente del Cda del Cotir, Alberto Amoroso, a parlare degli stanziamenti di 400mila euro a favore del Centro di ricerca vastese approvati dal Consiglio regionale d’Abruzzo per fare fronte alle sue pendenze, stipendi compresi. In quella stessa seduta del Consiglio regionale, però, sono stati approvati finanziamenti anche per il Crab di Avezzano per un importo pari a 276.567 euro e per il Crivea di Miglianico di 33.432 euro.

Tale provvedimento –  ha spiegato l’assessore regionale al settore agricolo, Mauro Febbo – è una riprova dell’azione di questo Governo regionale nel supportare e credere nei tre Centri di ricerca (Cotir, Crab e Crivea) senza nessuna distinzione di territorio e funzioni come, erroneamente, qualcuno demagogicamente ha fatto credere”.  “Come già ho potuto affermare – spiega Febbo – i dipendenti dei tre centri di ricerca (Cotir, Crab e Crivea) oggi hanno difficoltà nel percepire le giuste indennità retributive ma si tratta di una fase transitoria per delineare il nuovo volto di Enti di ricerca che lavorano e producono sia per l’agricoltura e il sistema rurale abruzzese sia per gli altri settori produttivi”.

L’assessore all’Agricoltura giustifica la sua affermazione analizzando anche quello che sarà il futuro prossimo dei Centri di ricerca abruzzesi. “Infatti nei prossimi giorni partirà l’iter del Cria, nuova legge del Centro unico regionale – ha detto – sia in Commissione Bilancio sia Commissione agricoltura. Il nuovo Centro unico sarà al servizio di tutte le Direzioni, non solo dell’Agricoltura, e pertanto lavorerà a 360 gradi nel mondo della ricerca, innovazione e sviluppo regionale per aprirsi alla fattiva collaborazione con i privati. La struttura avrà a propria disposizione un cospicuo fondo di rotazione che dovrà essere utilizzato per partecipare ai bandi regionali, ministeriali ed europei così da sostenere le indennità ai dipendenti oltre che garantire il funzionamento della ricerca. I tre consorzi – ha concluso Mauro Febbo – sono una risorsa e devono continuare ad esserlo presidiati da un unico Ente, capace di intercettare altri fondi necessari per lavorare e portare in Abruzzo eccellenza e cambiamento in tutti i settori”.

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